Uno sguardo al frenetico turismo di massa in ‘Animal’ di Sofia Exarchou

Il film drammatico della regista greca Sofia Exarchou Animal, presentato in anteprima mondiale il 3 agosto in concorso al Festival di Locarno, ha ottenuto i suoi primi accordi di distribuzione e rilasciato un teaser.

L’atteso seguito (Animal) del primo lungometraggio di Exarchou, Park, presentato in anteprima al Toronto Film Festival e vincitore del New Directors Award a San Sebastian, sarà distribuito in Francia da Shellac e in Austria da Filmgarten.

La trama di Animal di Sofia Exarchou

Animal si svolge sotto il cocente sole greco mentre un gruppo di intrattenitori in un resort all-inclusive dell’isola si prepara per l’intensa stagione turistica. Man mano che l’estate si intensifica e la pressione aumenta, le afose notti mediterranee diventano violente; nell’oscurità vengono rivelate le lotte del leader del gruppo, Kalia (Dimitra Vlagopoulou). Ma quando i riflettori si riaccendono, gli animatori scoprono che lo spettacolo deve continuare.

Animal è prodotto da Maria Drandaki e Maria Kontagianni per Homemade Films, e coprodotto da Lukas Valenta Rinner (Nabis Filmgroup), Laura Sterian (Digital Cube), Stelios Kammitsis e Vicky Miha (Felony), Ivan Tonev (Ars Digital) ed Exarchou. È stato girato da Monika Lenczewska, che è stata nominata tra i 10 direttori della fotografia da tenere d’occhio da Variety nel 2016.

Il teaser trailer

Genesi del film Animal di Sofia Exarchou

Nel panorama del cinema greco odierno, il debutto di Exarchou è stato segnato al culmine della crisi economica della nazione mediterranea nel 2016. L’industria del turismo in Grecia, che genera quasi un quarto delle entrate del paese, ha colpito la regista come un ovvio punto di partenza, per questo film, ha dichiarato a tal proposito:

“Volevo fare un film sul lavoro e sulle condizioni di lavoro nel mondo capitalista occidentale, esplorando le dure condizioni. Per parlare delle persone in queste strutture e della precarietà, dell’oscurità e dell’esaurimento che vivono.”

“Sin da bambina, ho soggiornato in hotel durante l’estate e conoscevo la stagione turistica sulle isole e come tutti questi luoghi cambiano drasticamente durante questo periodo dell’anno. Erano gli anni ’80 e ’90, quando il turismo di massa esplose letteralmente. All’interno di questa macchina turistica, gli animatori sono gli addetti all’intrattenimento. La loro caratteristica unica mi ha dato l’opportunità di esplorare, parallelamente al lavoro, il ruolo e il potere dell’intrattenimento in Europa e nel mondo occidentale come componente fondamentale per la sopravvivenza del capitalismo”.

Spiegazione del titolo

Nel descrivere la genesi di Animal, Exarchou ha anche notato che il titolo del film allude ad “anima”:

“La parola animatore deriva anche da anima, l’occupazione il cui obiettivo è animare, rallegrare le altre persone, farle sentire felici e vive. Mi piaceva anche l’idea che anima potesse avere un significato completamente diverso aggiungendo semplicemente la lettera ‘L’ alla fine, richiamando tutta la violenza e l’aggressività, così come l’intensità e l’energia di questo ambiente di lavoro, la lotta di coloro che vi lavorano e il significato del proprio corpo.”

 

Il fondatore e CEO di Shellac, Thomas Ordonneau, ha dichiarato:

“Siamo rimasti immediatamente colpiti dal cinema potente e straordinariamente accurato di Sofia Exarchou. Con il suo secondo lungometraggio, conferma il suo immenso talento e la sua sensibilità nell’affrontare con cura ed empatia i problemi della nostra società contemporanea. Siamo convinti che il pubblico francese ricorderà il viaggio di Kalia e dei suoi colleghi attraverso le conseguenze dell’industria del turismo e dell’intrattenimento. Non vediamo l’ora di portare Animal nei cinema di tutto il paese il prossimo anno”.

Fonte: Variety 01/08/2023