Mohammad Hassan Zadeh, fotografo e videomaker iraniano, è il regista del cortometraggio ‘Redemption Walk’ (2017), presentato al Saturnia Film Festival nella sezione Art Short, curata dall’artista pop David Pompili. Il corto, selezionato precedentemente da numerosi festival, ha ricevuto diversi riconoscimenti: premiato come miglior film sperimentale all’Iranian Film Festival di San Francisco nel 2018 e, nello stesso anno, per la sceneggiatura originale all’ OUT OF THE CAN FILM FESTIVAL.
In poco più di due minuti il corto ci suggerisce una storia, o meglio dei frammenti di una storia, evocando un’atmosfera sbiadita, lontana, a tratti cupa. Dalla prima inquadratura veniamo rapiti dal rosso accesso di un mazzo di rose, la cui intensità e vitalità contrasta con i toni freddi dell’immagine cinematografica. Il bianco e il nero vengono squarciati da una nota di colore rosso che sarà il filo conduttore tra un’immagine e l’altra, il passaggio da una dimensione reale ad una fantastica, forse immaginata o sognata. Dove ci troviamo esattamente? Chi sono i protagonisti della storia?
Dapprima seguiamo i passi di un uomo che tiene in mano un mazzo di rose e si arresta ai piedi di una tomba: siamo dunque in un cimitero. Immediatamente viene raggiunto da una donna che lo sfiora con le dita, catapultandoci con un solo gesto in un’altra dimensione: mel mondo di lei.
Uno stile gotico caratterizza l’immagine: abito lungo nero, capelli scuri, pelle bianchissima, labbra rosse. La musica malinconica accompagna i movimenti della donna, che sembra conoscere i luoghi che attraversa, mentre dona le rose ai sepolcri.
Dunque, è lei la defunta pianta da quell’uomo? In cerca della sua casa? Della sua storia?
La sua inquietudine sembra arrestarsi al riconoscimento della sua tomba, sulla quale si stende finalmente serena al pensiero dei suoi ricordi.
La misteriosa sposa cadavere sorride al termine del suo vagare, infine ritrovata.