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Glamorous: la nuova serie Netflix con Kim Cattral

E se Samantha di Sex and the City fosse magicamente diventata una ex modella a capo di una società glamour?

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Glamorous è la serie Netflix tra make-up, sogni e lustrini. Con un cast d’eccezione.

Nel mese del Pride, una serie colorata dai presupposti iconici: Miss Benny, Kim Cattral e un cast altrettanto ricco fanno parte di Glamorous, una serie in 10 episodi disponibile su Netflix  (stesso giorno, tra l’altro, dell’uscita di And Just Like That su Sky e Now TV dove è attesa anche Samantha), realizzata da Jordan Nardino e prodotta da Damon Wayans Jr. e Kameron Tarlow.

La trama di Glamorous

Marco Mejia (Ben J. Pierce aka Miss Benny) è un ragazzo appassionato di make-up che crede nei suoi sogni: ha un canale YouTube e lavora part time in un centro commerciale, fino a quando non incontra Madolyn Addison (la favolosa Kim Cattral, già rivista di recente sullo schermo nei panni di narratrice e madre del remake How I met your Father), capo e founder di un brand che si occupa di cosmetici altrimenti conosciuta come il suo idolo: la donna decide di prendere il ragazzo giovane e aitante nel suo team, un po’ in crisi, e farlo diventare suo secondo assistente. Il gruppo variegato è composto da personalità differenti, ma interessanti, e altrettanto iconiche. Marco affronta il lavoro con eccitazione e non senza qualche disagio iniziale del neofita-principiante. Grazie alle sue idee, tuttavia, e il suo brio estroso riesce a farsi voler bene anche dai colleghi più combattivi.

Molto glamour, poca trama

La serie ha il privilegio di portarci e portare nel mondo della moda il mondo queer: oltre a Marco il personaggio principale, diverse sono le scene, gli ambienti e le situazioni che coinvolgono l’universo LGBTQIA+. L’operazione scade un po’ a macchietta, quasi a sconfinare nel mondo degli stereotipi (ma senza affondarci) e presenta personaggi sia al pubblico che guarda sia a quello dell’universo di Madolyin Addison e delle generazioni che stanno imparando a convivere con identità diverse da quelle con cui sono cresciute nella loro vita (così dovrebbe essere, o almeno, così si spera). Questo mondo rimane sempre sullo sfondo per dare rilievo alle vicende narrative ed è un po’ un peccato perché soffermarsi su alcuni luoghi o personaggi avrebbe potuto arricchire un pochino Glamorous. Così difficilmente riesce a uscire da una posizione accessoria.

Temi interessanti e attori brillanti si susseguono con una certa prevedibilità. La trama non è esattamente coinvolgente come i suoi personaggi e un episodio si sussegue all’altro focalizzando l’attenzione più sui caratteri e i look che verranno sfoggiati che su quello che succederà.

L’entusiasmo di Marco, l’attitude e la capacità di combinare guai seguendo comunque idee geniali ha ricordato un po’ a qualcuno la vita facile e adagiata (e molto lontana dal reale) della Emily in Paris. Confronto plausibile, ma non troppo condannabile: si tratta di due personaggi forse un po’ distanti dal reale, ma che amano mettersi in gioco. Alle volte sbagliano, ma qualche volta ricevono anche degli apprezzamenti, perfino dai loro nemici. I loro universi sembrano effettivamente quasi perfetti e danno un po’ fastidio a chi si è costruito il percorso tra sacrifici e bocconi amari, spendendosi ogni giorno di più.

Glamorous: quand’è che abbiamo smesso di scegliere di sognare

Sentimenti di questo tipo sono leciti come il puntare il dito contro il rischio di cliché e banalizzazioni di cui, qualche volta, pecca anche Glamorous. Ma c’è invece qualcos’altro che potrebbe non essere così condannabile. Marco riceve alla fine un dono: che si tratti di fortuna o si tratti di connessioni, riesce a ottenere un lavoro che neanche immaginava fosse reale. Ha visto il suo sogno di make-up artist, ha cercato di formarsi un seguito attraverso ai social condividendo saperi e informazioni con dei followers (come l’attore fa anche nella vita reale?), tenta di destrarsi nel mondo reale e del lavoro con la sua unicità, proponendo contenuti frizzanti e splendenti come i suoi make-up e i suoi look accattivanti.

È una persona che ha creduto nei suoi sogni e non importa  se la realtà oggi è un’altra (ed è molto peggio). La serie ci mostra che ogni tanto le cose possono anche andar bene se qualcuno ci prova e crede nelle sue aspirazioni. Sarà sicuramente distante dalla realtà, ma più che suscitare sdegno e invidia potrebbe dare la carica o l’idea per provare a fare qualcosa a cui non si è mai dato troppo adito. Dall’altra parte si può guardare Glamorous solo per quello che è: una serie di piacevole intrattenimento, a tratti comedy, a tratti dramedy, con dei personaggi abbastanza definiti il cui carisma ci porta a seguire le loro vicende dall’inizio fino alla fine. E pazienza se si corre il rischio di trovare storie un po’ scontate.

La rivincita di Samantha

Dai primi minuti del primo episodio compare una seducente Kim Cattral in abiti firmati e vistosi: impossibile non riconoscerla all’istante. L’ex Samantha di Sex and The City è diventata un’imprenditrice di un’agenzia di successo (anche se in un periodo di crisi): è conosciuta e adorata da tutti e ostenta con eleganza il suo fascino e potere. Una sorta di Miranda Priestley più gentile, forse anche un filo meno influente e con sentimenti più umani che non ha bisogno di nascondere.

Ad ogni modo, Kim Cattral veste sinuosamente il personaggio di Madelyn, iconico dai primi passi e filo rosso di tutti gli episodi che, alla fine, hanno il baricentro nella sua azienda e in fondo, perché no, sulla sua presenza .

Glamorous

  • Anno: 2023
  • Durata: 10 episodi
  • Genere: Comedy, dramedy
  • Nazionalita: America
  • Regia: Jordan Nardino
  • Data di uscita: 22-June-2023

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