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FESTIVAL DI CINEMA

Abel Ferrara a Taormina nella villa del ‘GrandTour’: casa Cuseni

Abel Ferrara arriva al 69 TAORMINA FILM FEST e tiene una 'masterclass' nella villa capolavoro, cenacolo culturale, Casa Cuseni. I più grandi uomini e artisti del 900, da Dali e Gala, a De Chirico, da Balla a Greta Garbo, la lista di coloro che amarono Taormina e furono ospitati nella magione è infinita

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casa cuseni taormina

Invitato alla 69 esima edizione del Taormina Film Fest, Abel Ferrara (classe 51), regista, attore, sceneggiatore arriva a Taormina e tiene una masterclass nella bellissima Casa Cuseni.

Ferrara a Casa Cuseni, cenacolo di avanguardie culturali

Attorniata all’esterno da un giardino degradante, meraviglioso, ricco di varietà di fiori, piante di ogni genere e arricchito da elementi decorativi disegnati da Giacomo Balla e Fortunato Depero che, nel marzo del 1915, firmarono il manifesto artistico intitolato Ricostruzione futurista dell’universo, iniziando proprio qui a disegnare interessanti geometrie floreali, oltre al ritratto di Robert H. Kitson, la villa all’interno è arricchita da capolavori di scultura, architettura, pittura appartenuti alle collezioni del pittore britannico Robert Hawthorn Kitson.

Quella che fu la magione di Daphne Phelps, oggi è un capolavoro storico, riconosciuta bene culturale.

Ricordiamo solo che soggiornarono qui Pablo Picasso, Salvador Dalì e Gala, De Chirico e poi Greta Garbo, in  sostanza le migliori e interessanti personalità del mondo vennero a creare, concepire i loro capolavori qui, aiutati da una vista mozzafiato dell’Etna, di un mar Ionio cristallino, della baia di Naxos e una natura conturbante, avvolta nel silenzio più assoluto.

 

casa coseni taormina

Chi vi soggiornò, in arte e in pace

Lo scultore Henry Moore, il pittore Giacomo Balla, il fotografo Wilhelm von Gloeden, lo scrittore francese premio Nobel Anatole France, il premio Nobel Ernest Hemingway, che nel 1918 scrisse il suo primo racconto, “The Mercenaries”, il poeta Ezra Pound sono alcuni degli intellettuali che qui soggiornarono.

Daphne Phelps che ereditò la villa, ospitò molti critici d’arte tra cui Alfred Hamilton Barr Jr., primo direttore del MoMA di NY, lo storico Bernard Berenson, il drammaturgo Tennessee Williams, l’attrice Greta Garbo, il novellista Roald Dahl,  il pittore Henry FaulknerJulian Trevelyan. Last buy not least il pittore e il premio nobel Lord Bertrand Russell che a Casa Cuseni teorizzo alcuni concetti che saranno alla base del Manifesto Russell-Einstein  di una campagna per il disarmo nucleare, di cui anche oggi ci sarebbe molto bisogno.

Daphne Hawthorn Phelps e Lord Bertand Russell sono stati definiti “Visionary for Peace”. L’elenco degli intellettuali che qui soggiornarono è vastissimo.

La Villa continua anche oggi ad essere punto di ritrovo di artisti, solo per ricordarne alcuni: Luis Sepulveda, David Leavitt, David Grossman, Abraham Yehoshua, Amos Oz, Ian Thomson, Ian McEwan, Ildefonso Falcones e tanti altri.

abel ferrara

 

Abel Ferrara

Abituato a passeggiare tra generi diversi, il regista, attore, animo ribelle, ha risposto a suo modo alle domande di giovani e stampa, nell’incontro tenuto nel corso della 69ma edizione del Taormina Film Festival. Molto si è discusso sulla produzione eterogenea del regista.

Ferrara ha raccontato, grazie a Barrett Wissman, direttore del festival che ha condotto il QA i molti film fatti. Poi dei rapporti con attori feticci come William Dafoe, con cui – lo ricordiamo – il regista terrà un’altra conversazione il primo luglio alle ore 11.

Il regista statunitense, ora sobrio, buddista e indefinibile, che vive in Italia da anni, ha persino suonato il pianoforte assieme a Barrett Wissman.

Molti gli approfondimenti e le curiosità sul film di Pasolini (2014) “che non è un eroe, ma un maestro dice” e su quello su Padre Pio (2022).

Sono stato alcolizzato e tossicodipendente per tutta la vita”, racconta e ripete più volte.

Quando ho chiesto come è nata l’idea di un film su Padre Pio, Ferrara ha raccontato che ogni volta che andava a comprare la droga c’era una foto di Padre Pio, dato che era il santo preferito, come Maradona, di tanti criminali. Si chiedeva chi fosse e da li l’idea di far conoscere il santo di Petralcina.

Per Ferrara è inoltre importante ricordare i suoi maestri, quelli che l’hanno formato: “I miei eroi sono Lenny Bruce, Fassbinder, Godard.

Come dargli torto!

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