A Taormina, Tognazzi è ‘Lo sposo indeciso’. La recensione
“Ricorda che la tua felicità, dipende dall’infelicità degli altri…“ Con questa massima si apre la tragicommedia di Giorgio Amato che riesce a far riflettere, ridere e commuovere, ispirata dal paradosso dell'asino di Jean Buridan sulla incapacità di scelta che paralizza molti e altresì le invidie di altri che bloccano la felicità
#LoSposoIndeciso è il film di apertura del 69° Taormina Film Festival e uscirà in sala dal 29 giugno. In prima assoluta a Taormina, ‘Lo sposo Indeciso che non poteva (o forse non voleva) più uscire dal bagno’ ha la regia di Giorgio Amato.
Sposa bagnata, sposa fortunata? Non sempre… Sognavano un matrimonio da favola, ma i novelli “promessi sposi” dovranno fare i conti con un’incredibile maledizione, pronta a scatenarsi proprio il giorno delle nozze.
La genesi e l’idea
Gianni Buridano (Gianmarco Tognazzi) il protagonista ha il nome che riecheggia il filosofo francese Jean Buridan, il quale si occupò a fondo dell’analisi della volontà umana. Egli riteneva che la volontà, dovendo decidere quale scegliere tra due beni, considerati equivalenti dall’intelletto, si sarebbe trovata nella scelta in un imbarazzo, tale da sospendere l’azione conseguente.
Un esempio della sua tesi, che tuttavia probabilmente non è dovuto a Buridano e che ne banalizza il pensiero, è il famoso apologo dell’asino che, posto tra due cumuli di fieno perfettamente uguali e alla stessa distanza, non sa scegliere quale iniziare a mangiare, morendo di fame nell’incertezza.
Lo sposo indecisoè quindi un film ricco di sfaccettature, adamantino, colto. E’ quasi uno studio sociologico della triste società, in versione tragicomica. Dalla commedia si sposta e vira a sorpresa su qualcosa di più profondo e drammatico e sorprende così con un turning point saliente.
Tutti sembrano infatti essere in disaccordo all’unione. Tranne i due promessi.
Da un lato un uomo colto, raffinato, agnostico, professore di filosofia, un Gianmarco Tognazzi sempre incazzato, modello Sgarbi.
Dall’altro l’innatamente comica e serena Ilenia Pastorelli, sempre un’attrice sorprendente, qui sexy donna delle pulizie un pò basica, ma buona, di sicuro libera e senza tanti fronzoli cerebrali come invece ha lui.
Questo matrimonio ‘non s’a da fa”, come recitava un altro di manzoniana memoria e più noto nella storia della letteratura italiana.
Tutto è contro. Oltre a Saturno e gli oroscopi, anche l’estrazione sociale. La cultura diversa dei due. I redditi. Le famiglie. La ex moglie. La figlia di lui. Gli amici. Ci si mettono pure le previsioni meteo. E la salute.
Come se non bastasse, c’è dell’altro che non sveleremo per non spoilerare.
Due domande al regista Giorgio Amato, Gianmarco Tognazzi e Ilenia Pastorelli
GSS: In effetti c’è molto nella pellicola che parla anche della società odierna, piena di invidie e cattiverie. Antropologia, sociologia, tanta filosofia, credenze religiose o meno, anti ritualismo e magia, energie e influenze, gelosie, oltre a tematiche anticlericali.
GDA: Si è vero. Infatti io ho una laurea in sociologia. Sono appassionato degli studi antropologici ed è la prima volta in cui riesco a far confluire le mie passioni in un film. Non ho messo quello che ho studiato ma lo scoop narrativo lo ho adeguato alla mia visione.Per l’amore posso dire che Giulia ha scardinato le mie convenzioni. Nella mia fase bohémienne tra i 30 e i 40, avevo detto mai più con un’attrice ma poi arrivata Giulia e mi ha fatto cambiare totalmente idea.
Alcuni apporti importanti li hanno dati però gli attori stessi, con cui ho cercato di creare un clima disteso, grazie anche a una troupe giovane. Come nel caso di Stefano Pesce, (ndr. nel film unico amico dello sposo, professore a Stanford), la cui madre è antropologa e ci ha dato idee aiutandoci anche con i contenuti, spesso ricchi, basati sulle teorie di anti ritualismo. Tutto questo però è stato pretestuoso. Non l’ho messo apposta e ho capito che tutti questi temi potevano invece essere utili allo sviluppo della narrazione, a cui do sempre la priorità.
GSS: Gianni in macchina dice: ‘per la prima volta mi sento libero dalle convenzioni, dalle etichette’. A voi e mai successo che qualcuno vi facesse veramente sentire libero fuori dagli schemi e dalle convenzioni?
GT: Per quanto mi riguarda,la bellezza delle cose che scrive Giorgio è indiscussa, come ad esempio nel Ministro. Si parte dalla commediae si finisce nella tragedia. Ma c’e un sottile filo conduttore, legato al clima che si va a creare e al tipo di critica che si fa alla società.
Per gli amori certo. Per quanto mi riguarda ci sono degli incontri che hanno scardinato la mia vita che mi portano fuori dall’ambito lavorativo nostro. Devo ringraziare mia moglie che più di 20 anni fa mi ha stregato. Mi ha spostato su un’altra attività della nostra azienda, di cui ci occupiamo, che è poi la mia libertà, così riesco a fare l’attore per hobby.
Mi rivedo molto nella frase di Buridano, per trovare un’altra passione dell’attore: l’amore è incantesimo.
IP: so che sono un pò una voce fuori dal coro, in effetti in questo momento, per me particolare è meglio che mi taccia, perché è un pò buio da questo punto di vista. Comunque sarò anche una voce fuori dal coro, ma spesso l’amore è una cosa psicologica. Hai la sensazione delle volte che ci sia chi scappa e chi rincorre; è un pò un braccio di ferro tra chi invece ama di più e chi ama di meno. Sono contenta invece se c’è gente che si ama davvero
GSS: Come è nata l’idea della poliuria. La genesi del film?
GDA: è nata dalla scena indimenticata e omaggio al grande Francesco Nuti, appena scomparso, in Madonna che silenzio c’è stasera in cui il personaggio rimane bloccato in bagno. Poi mi interessava il tema dell’incapacità di prendere decisioni e di alcune scelte bloccanti che ti paralizzano nella vita, come il paradosso dell’asino di Buridan, incapace di mangiare a destra o a sinistra, per cui muore. Infatti il protagonista è anch’esso un filosofo e si chiama Gianni Buridano, appunto.
Il trailer
La sinossi di Lo Sposo Indeciso
I due mondi rappresentati dalle famiglie che stanno per mescolarsi per via di un matrimonio sono molto diversi, quasi incompatibili. Se è comprensibile che da entrambi i lati si facciano compromessi per venirsi incontro, lo è anche il fatto che se ci si mette il destino, può andare tutto all’aria in un secondo.
Tra gli ospiti italiani arrivati a Taormina, Gianmarco Tognazzi, Ilenia Pastorelli, Giulia Gualano, Stefano Pesce e Giorgio Amato, interpreti e regista del film ‘Lo Sposo Indeciso che non poteva (o forse non voleva) più uscire dal bagno’. Gli attori sono bene diretti e credibili. Ricordiamo nel cast anche Giorgio Colangeli, noto endocrinologo, Francesco Pannofino, Morena Gentile, Mimmo Ruggiero, Jenny De Nucci, Lucia Guzzardi, Martin Loberto, Pietro Romano, Gilles Rocca, Ornella Muti, Claudia Gerini.
Last but not least, il piccolo dolce bassotto Spinosa che, sia ben chiaro, non è un attore cane, ma un cane attore.
La produzione di ‘Lo sposo Indeciso che non poteva (o forse non voleva) più uscire dal bagno’
Il film è prodotto da EUROPICTURES, in associazione con ADLER ENTERTAINMENT e MG PRODUCTION in collaborazione con RAI CINEMA e OM COMPANY con il sostegno del MIC
'Lo sposo Indeciso che non poteva (o forse non voleva) più uscire dal bagno'
Anno: 2023
Durata: 98
Genere: tragi-commedia
Nazionalita: italiana
Regia: Giorgio Amato
Data di uscita: 29-June-2023
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