‘Le piccole cose della vita’. Recensione della miniserie su Disney Plus

Le piccole cose della vita (Tiny Beautiful things nella versione originale) approda su Disney Plus il 7 aprile 2o23.
La miniserie in otto episodi é tratta dal romanzo di Cheryl Strayed, già autrice di Wild da cui l’omonimo film con Reese Witerspoon e, posizionandosi tra dramma e commedia, commuove grazie alla splendida interpretazione di Kathryn Hahn nel ruolo di una scrittrice incapace di tenere in piedi la sua vita, ma abile nel sistemare quella degli altri.

Le piccole cose della vita: trama

Clare Pierce (Kathryn Hahn) é una donna incazzata. Il suo matrimonio é in crisi, sua figlia non le parla e da ex scrittrice di talento si ritrova a lavorare – e a dormire – in una casa di riposo in cui l’unica persona con cui non ha discussioni é un’anziana signora malata di Alzheimer.

Una prova dopo l’altra, un fallimento dopo l’altro. In una delle sue pessime giornate tutte uguali, un amico del passato le ricorda quanto è brava a scrivere e le passa in consegna una rubrica anonima di consigli indirizzata a “Dear Sugar”.
Dopo alcuni tentennamenti, è la mail di una lettrice a smuovere qualcosa in lei: le domande dentro quella lettera sono le stesse che Sugar/Clare sta ponendo a se stessa.

Inizia quindi da una casella di posta senza nome, un alter ego e una vita incasinata questo tratteggio al femminile di una donna al centro del racconto.

Le piccole cose della vita: recensione

Sin dall’incipit, Le piccole cose della vita traccia una vicenda raccontata in modo diretto, cristallina nel suo delinearsi come storia potenziale di tutti, pertanto popolare e facilmente immedesimabile per lo spettatore.

Il passato che puó guarire

Questo tratto distintivo riguarda anche la storia nella storia, ovvero la corrispondenza tra Sugar e i suoi lettori. Kathryn Hahn, in un’intervista rilasciata a ELLE, infatti afferma

“Dear Sugar ha toccato anche me perchè le risposte di Cheryl Strayed sono radicalmente oneste. Io penso che toccano e agitano le persone così profondamente perchè non vi è nascondimento dietro internet o i social media. È sola la verità ed è per questo che si percepisce in modo tanto radicale. Inoltre Dear Sugar dà alle persone un senso di cura e presenza, e la consapevolezza che il tuo passato può guarirti”.

In un andirivieni di flashback e ritorni al presente, la narrazione procede per cadute: la protagonista sembra vivere un tempo grigio e ricordare un passato pieno di luce, seppur nei suoi momenti bui.

Il caos della vita di Clare trascina a fondo i suoi affetti più cari. Sia il marito che la figlia paiono remare contro il suo flusso e, invece, resistono al suo fianco. Come sgangherati si aggrappano gli uni altri per salvare quel che resta della famiglia.

La prova insuperabile è quella di conciliare il futuro che non si vede, ma che è alle porte, con un passato che non passa. Una presenza ingombrante si annida nella vita dei tre, spingendo Clare a fare i conti con i suoi ricordi: l’allontanamento dal fratello minore e la perdita dell’amatissima madre (Meritt Wever) quando lei aveva solo 22 anni.

Come superare il dolore

Il contraccolpo è fortissimo, pertanto l’espediente del farsi altro per sopportarlo – vestire i panni di Sugar – consente a Clare di cambiare prospettiva, guardare le cose con la giusta distanza, da sè e non dagli altri, affinchè nel suo cuore possa farsi spazio qualcosa di buono.

È proprio questo l’aspetto più interessante de Le piccole cose della vita: la risoluzione, o meglio il venir fuori dal magma, passa sempre attraverso gli altri, è la relazione che illumina la parte migliore di noi e il tempo nuovo che avanza.

Allora dolore, rimpianti ed errori sono solo una parte della storia, mentre il sipario si apre su tutte quelle minuscole (non a caso l’aggettivo tiny è nel titolo) cose della vita che abbiamo condiviso con chi amiamo, e a cui ci aggrappiamo nella speranza che ci conducano verso una versione migliore di noi stessi.

Clare sceglie di affidare a Sugar questo compito, scoprendo lungo il percorso che questo dono è in realtà uno scambio: l’amore è il resto.