Dal 4 gennaio MUBI dà la possibilità ai suoi abbonati di vedere Segni particolari nessuno, che rappresenta lo straordinario ed originalissimo esordio in regia di un giovane Jerzy Skolimowski, risalente al 1964.
L’ultimo giorno da uomo libero
Andrzej Leszczyc è un ragazzo che, prossimo ormai alla chiamata per la leva, che dovrà avvenire il giorno seguente, decide di trascorrere nella massima libertà il suo ultimo giorno da uomo libero prima dell’impegno ufficiale improrogabile.
Tra affarucci a buon mercato con commercianti perditempo e un continuo bighellonare senza meta, il ragazzo rimarrà folgorato da un incontro femminile che tenderà a fargli cambiare atteggiamento, anche se l’impegno di vita che lo sta coinvolgendo potrebbe effettivamente mettere a repentaglio i frutti di quell’incontro così cruciale.
Segni particolari nessuno – la recensione
Prima occasione di regia per il ventiseienne Jerzy Skolimowski che ci presenta il personaggio scostante e irrequieto di Andrzej Leszczyc, destinato ad animare la sua trilogia sull’inquietudine giovanile che rappresenta il suo esordio folgorante nel mondo del cinema, della regia e dell’interpretazione.
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Insieme agli altri tre film giovanili di Skolimowski, Rysopis (titolo originale del film) rappresenta una sorta di Nouvelle Vague polacca, in cui il regista e interprete si racconta, cercando di rendere palpabile il disagio che lo porta a rendersi protagonista di una sorta di ribellione un po’ folle, un po’ minimalista, da cui sprizza tuttavia tutta l’insofferenza nei confronti di una società che ai suoi occhi appare statica e grigia come il cemento che devasta ogni angolo dell’abitato cittadino.
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Segni particolari nessuno è una sorta di inno alla libertà e all’ indipendenza, che giustifica i comportamenti un po’ assurdi, un po’ apparentemente infantili del nostro irrequieto ma sensibile Andrzej, convinto che l’amore possa condurlo in una dimensione più appropriata ove potersi trovare finalmente a proprio agio.
Piani sequenza arditi e innovativi, inquadrature irrequiete e di grande agilità di macchina segnano l’inizio di un percorso di regia che renderà Skolimowski uno dei più originali e geniali innovatori cinematografici d’Europa.