‘L’ Antica Apocalisse’ Un viaggio negli angoli dimenticati della storia

L’antica Apocalisse non è il primo esempio di documentario eccentrico rilasciato da Netflix.

Nato su questa scia, c’è un gruppo di documentari dedicati alla pseudo scienza. Basti pensare ad esempi quali Come Cambiare la tua Mente, dedicato al ruolo delle sostanze psichedeliche nello studio della mente umana e nella psicoterapia, e La Terra è Piatta, ironicissimo documentario dal titolo manifesto che prende in esame il fenomeno del terrapiattismo da un punto di vista sociale.
A questo gruppo si unisce oggi L’antica Apocalisse, una docu-serie di otto episodi, ciascuno dalla durata di trenta minuti.

Un solo pianeta, l’antica apocalisse dimenticata

I believe we are a species with amnesia, I think we have forgotten our roots and our origins. I think we are quite lost in many ways. And we live in a society that invests huge amounts of money and vast quantities of energy in ensuring that we all stay lost.

Ogni episodio è condotto da Graham Hancock, giornalista che ha fatto della scoperta  sulla verità nascosta relativa alla storia dell’umanità la sua missione di vita. Affronta un diverso tema in un punto diverso del pianeta, raccogliendo indizi e mettendo insieme idee fino a giungere ad una macro rivelazione finale.

È consigliabile guardare a questi concetti con scetticismo, ed è facile etichettare questi pseudo scienziati come fenomeni da baraccone. Ci vuole comunque una forte forma di tenacia (o ossessione) per perseguire le proprie idee quando tutto il mondo ti è contro, ed è questo il lato più intrigante della narrazione: il punto di vista del singolo che, uniti i puntini, sfida l’ordine stabilito, forte della consapevolezza che anche Copernico fu ostracizzato per dire la verità.

La sfida al concetto di vero

Viviamo in un’epoca scientista. Ci facciamo forza pensando di essere l’apice della vita, ormai padroni di questo pianeta. Graham sfida questa concezione, e le sue teorie sono un invito alla riflessione sul nostro posto nel mondo, una volta messi di fronte a concetti e realtà ben più grandi di noi. Periodi di tempo di decine di migliaia di anni non sono facilmente razionalizzabili. I più grandi imperi della storia sono sorti e crollati in molto meno. È così strano pensare di esserci persi dei pezzi lungo il tragitto?

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