Il liscio e la Romagna sono al centro del documentario di Alessandra Stefani La moda del liscio, presentato al festival Mente Locale 2022.
Mente Locale, il cinema del reale e le visioni sul territorio
La sinossi de La moda del liscio
Gli attimi dell’ultimo giorno di gloria di un vecchio crooner, paladino del Liscio Romagnolo, diventano il racconto corale di grandi e piccoli personaggi di questo genere, in bilico tra decadenza e voglia di sopravvivere. Eccentrici, visionari, autentici e un po’ pazzi: hanno creato l’immaginazione di un luogo e di un popolo che non ha mai smesso di cantare e ballare. (Fonte: Mente Locale)
La recensione
Attraverso immagini di repertorio e interviste La moda del liscio racconta uno spaccato non solo del territorio dell’Emilia Romagna, ma anche della vita culturale di un intero paese. Prestando particolare attenzione alla dimensione privata dei protagonisti, il documentario cerca di ricostruire qualcosa di intimo e pubblico al tempo stesso.
Una caccia al tesoro per i più grandi e una scoperta per i più piccoli
Le interviste, intervallate dalla musica e dai retroscena di quei particolari momenti, diventano qualcosa di più grande rispetto a quello che abbiamo sempre saputo e conosciuto. E quello che poteva essere etichettato come un genere vincolato a un preciso territorio, si trasforma immediatamente in qualcosa di più. Non è solo la Romagna, ma è un intero paese.
Volti più o meno noti
Il bel lavoro di Alessandra Stefani, che fornisce un ampio sguardo della realtà, ha anche un’altra importante qualità: quella di coinvolgere un pubblico variegato ed eterogeneo. La moda del liscio infatti non è solo un documentario per chi ha vissuto i momenti d’oro del liscio e può divertirsi a riconoscere i protagonisti, scoprendo aspetti celati o meno nel corso degli anni. Il documentario è anche uno sguardo più ampio nel senso di indirizzato verso i più giovani. Conoscere una parte della cultura (in questo caso musicale) è sempre fondamentale per poter dire di sapere davvero qualcosa. E questo documentario agisce proprio in questa direzione, quella di far conoscere anche ai più giovani che non hanno vissuto questo momento, e che, apparentemente, non sembrano interessati, un mondo diverso da quello che li circonda.
Più volte, nel corso del documentario, ci sono richiami, più o meno velati, alla contrapposizione tra passato e presente, tra la vita di un tempo e quella di oggi. Un modo di vedere e leggere il film che per i più grandi diventa quasi un gioco, una caccia al tesoro e per i più piccoli una continua scoperta.
Sono Veronica e qui puoi trovare altri miei articoli