Su MUBI è presente il penultimo, apprezzato film di Ryusuke Hamaguchi : Il gioco del destino e della fantasia.
La pellicola precede il successo dell’ultima opera del regista giapponese, Drive my car, premiata per la migliore sceneggiatura al Festival di Cannes 2021, e Oscar 2022 come Miglior Film Straniero.
Trame d’amore e intrecci sentimentali condizionati dal caso
Tre storie intime, scritte dallo stesso regista Ryusuke Hamaguchi, ci trasportano in un Giappone contemporaneo, in cui il confronto tra due persone cerca di indurci a riflettere su come il caso, l’azzardo, e l’ironia di un destino che pare prendersi gioco delle nostre esistenze, possano assumere ruoli di rilievo nei momenti di felicità che talvolta si dimostrano veri miraggi irraggiungibili.
Ecco allora che tutta una serie di concatenati eventi intimi e di natura affettiva, non certo in grado di condizionare il destino e la storia di una nazione, di un gruppo di persone unite dalla professione o da un sentimento più intimo, rappresentano tuttavia nella centralità di chi le vive, quel fulcro emotivo che finisce per influenzare completamente il bilancio emotivo delle singole esistenze. Tutto questo garantendo il raggiungimento dell’equilibrio che possa portare una calma almeno apparente, anche alle sensibilità più complesse.
Nella prima storia (Magia) una bella ragazza racconta alla timida amica del suo nuovo amore e, dai dettagli che ottiene, quest’ultima intuisce che l’uomo di cui parla l’altra ragazza altri non è che il suo ex fidanzato.
Che fare? Reagire svelando platealmente, ma con onestà, la situazione o agire come se nulla fosse?
Un chiarimento con l’ex fidanzato non farà che riaccendere antichi ardori considerati ormai completamente spenti.
Il secondo racconto, Porta spalancata, si concentra su un affascinante professore che, dopo aver vinto un prestigioso premio letterario col suo ultimo romanzo, diviene oggetto di losche trame da parte di un suo studente. Il ragazzo, umiliato dopo esser stato bocciato, trama vendetta inviando una sua seducente amica per coinvolgerlo in una trappola imbarazzante. La porta aperta servirà per cautelarsi, ma la storia tra i due prenderà una piega ben diversa. L’inganno verrà sostituito da una vera e propria passione, frutto di un mix perfetto di attrazione sessuale e coinvolgimento narrativo.
Infine, in Ancora una volta, una donna ingegnere, rimasta temporaneamente senza lavoro a causa di un blackout informatico, si reca a Tokyo per un ritrovo tra compagni di studi. Al rientro dalla festa, si imbatte per caso, nei pressi della stazione, in una sua coetanea che, solo dopo un po’, riconosce come la sua più cara amica (e forse non solo tale).
Costei, non invitata alla festa, le confessa di essere sposata e di avere due figli adolescenti. Nell’invitarla a casa, l’amica ritrovata e la nostra protagonista ripensano al passato, all’attaccamento che le ha sempre contraddistinte, al rammarico per non aver osato andare oltre le apparenze entro cui si sono sempre trincerate per pudore e per mancanza di coraggio.
Il gioco del destino e della fantasia – la recensione
Il caso regna sovrano, nella vita e in questi tre racconti in cui dominano il sentimento e i crucci che provoca in chi osa amare e spingersi oltre le convenzioni.
Tra il divertimento e l’ironia dei primi due episodi, alla fine forse prevale (ma è più una considerazione personale) la penosa inquietudine del terzo racconto che è certamente quello meno accattivante (anche forse ) irrisolto, ma, forse per questo, più evocativo della tristezza che si prova quando le occasioni della giovinezza si sono perse e resta solo il tempo per i sospiri e per i rimorsi.
Premiato con il Gran Premio della Giuria a Berlino 2021, Il gioco del destino e della fantasia scivola via sul filo della possibile quotidianità del vivere odierno, tanto da sembrare una risposta giapponese al cinema intimista e splendido del coreano Hong Sang-soo.
Pur non arrivando alla genialità del successivo Drive my car, presentato e premiato a Cannes 2021, anche quest’opera conferma la forma espressiva ormai piena di uno degli autori più ispirati del cinema giapponese dei nostri giorni.