La prima volta di Jennifer (in originale Rachel, Rachel), è il primo film da regista dell’attore Paul Newman, che costituisce il veicolo per evidenziare la bravura di un’attrice sfaccettata ed espressiva come Joanne Woodward, sua adorata moglie nella vita reale.
Il film costituisce altresì uno dei titoli cardine del sodalizio artistico della coppia, e uno dei titoli di punta che ha ispirato l’interessante retrospettiva che la Festa del cinema di Roma nr. 17 ha dedicato ai coniugi Paul Newman e Joanne Woodward.
Quando il cuore inizia a palpitare alla soglia dei quarant’anni
Jennifer è una bella donna che non ha mai avuto l’occasione di farsi una famiglia, tutta protesa tra il proprio lavoro di insegnante e la cura di una mamma anziana e invadente che ha finito per soggiogarla, scoraggiandone ogni ambizione all’indipendenza.
Il giorno in cui la donna incontra un aitante vecchio amico di scuola, visibilmente attratto dalla sua bella presenza, Jennifer sente che è finalmente giunto il momento di iniziare a vivere per se stessa, e decide di frequentarlo senza negarsi.
Amaramente, la donna scoprirà presto che le intenzioni del suo amico sono solo legate al puro soddisfacimento dei sensi, al punto che lo stesso non ci pensa due volte a dileguarsi quando il lavoro lo chiama altrove.
Convinta di essere rimasta incinta, Jennifer accetta di buon grado la maternità, predisponendosi ad affrontare il ruolo genitoriale con dignità e buone prospettive.
Ma la triste verità è in agguato per riportarla coi piedi per terra al cospetto di una madre che continua a legarla a sé con la sua personalità invadente che l’ha condizionata sin dalla più giovane età.
La prima volta di Jennifer
Paul Newman esordisce nel ruolo di regista nel 1968, forte di una solida sceneggiatura che Stewart Stern ha tratto dal romanzo A jest of God di Margaret Laurence.
La prima volta di Jennifer è un film che si concentra sul ruolo complesso della protagonista, e diviene lo strumento più opportuno con cui Newman offre un’altra memorabile occasione all’ adorata consorte per mettere alla prova le straordinarie e doti d’ interprete.
“-Non avrei mai pensato che un essere vivente potesse crescere dentro di me… Credi che ce la farò? Lo devo tenere?
-Se lo farai, sarà la prima decisione presa da te che denoti un po’ di rispetto verso te stessa.”
Il film si segnala come un amaro ritratto di una società che sa essere cieca e spietata nello stesso tempo, ostentando una indifferenza che pare scaturire da una dilagante glaciazione dei sentimenti.
Il film ottenne candidature all’Oscar per la sceneggiatura non originale, per la notevole prova recitativa della Woodward come attrice protagonista, e la menzione da non protagonista alla brava caratterista Estelle Parsons, che nel film interpreta una cara e saggia amica di Jennifer.
Il ruolo della protagonista da ragazzina, terrorizzata dal lavoro del padre, becchino ed imbalsamatore, Paul Newman ha scelto di affidarlo correntemente alla figlia sua e della Woodward, ovvero Nell Potts. Che solo pochi anni dopo tornerà sullo schermo nel film diretto nuovamente dal padre Paul, intitolato Gli effetti dei raggi gamma sui fiori di Matilda, nel ruolo proprio di Matilda.