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FESTIVAL DI CINEMA

Cinemaclick. Festival Internazionale online di cinema e newmedia

Si è conclusa ieri sera al Politecnico Fandango la rassegna dei cortometraggi vincitori del Cinemaclick, prima rassegna del Festival Internazionale di Cinema e Newmedia

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Si è conclusa ieri sera al Politecnico Fandango la rassegna dei cortometraggi vincitori del Cinemaclick, prima rassegna del Festival Internazionale di Cinema e Newmedia.

Dopo alcuni anni in cui si sono viste moltiplicare le rassegne sul cinema fai dai te – dal Cortofonino Film Festival al Pocket Film Festival parigino e lo Short Film di Berlino – si è chiusa nello scorso dicembre la prima rassegna di cinema online in cui è l’ultima generazione di spettatore, l’internauta, a vedere, rivedere, votare ed infine scoprire il proprio film preferito su internet.

Definito come la nuova community per l’ultima generazione di cinefili ed appassionati internauti,  Cinemaclick in poco più di un mese ha saputo imporsi come una solida alternativa alla distribuzione ufficiale.

Messe in moto dunque negli ultimi tempi i primi passi imprescindibili per un’inedita esperienza filmica, questa nuova realtà, oltre a porre il fruitore di internet al centro del proprio progetto, appare come una concreta apertura agli sperimentalismi che si avvalgono di internet come di uno scenario alternativo.

Oltre cento film in visione, tra cortometraggi, lungometraggi e documentari –  spesso a metà tra un linguaggio televisivo, immediato e di facile presa, ed uno sguardo al cinema nella scelta dei soggetti – hanno attirato l’attenzione di più di 30.000 spettatori che hanno votato su Facebook e sul sito di Cinemaclick le proprie preferenze. Per i film eletti vincitori la conquista di una distribuzione ufficiale, con proiezione su uno schermo cinematografico nella settimana appena conclusa.

Accanto alla giuria degli internauti, composta da un gruppo di giovanissimi attori come Emanuele Propizio, Carolina Benvenga, Camilla Filippi, Valentina Correani e Federico Costantini, a decretare i vincitore del Premio del pubblico compare la giuria internazionale del Festival, presieduta da Abraham Murray (attore), Roger Young (regista), Neri Marcorè (attore), Carlo Siliotto (compositore), Vanessa Gravina (attrice) e Marta Cagnola (giornalista).

Divisi nelle sezioni di cortometraggi, lungometraggi, web fiction, documentari ed una dedicata alla città di Roma, i film della rassegna provengono dall’Italia, Canada, Israele e Spagna.

Ha aperto la settimana (dal 23 al 29 Gennaio scorso) di proiezioni cinematografiche al Politecnico Fandango Portes Ouvertes, del regista Carlo Ghioni (Canada, 8’), proclamato Miglior Cortometraggio. Ricevuta anche una menzione speciale, oltre al premio come vincitore della prima edizione, il film racconta la breve storia dai tratti poetici ed intimisti in cui protagonista è una giovane donna che, stanca dei continui litigi con il proprio compagno, lentamente si lascia incuriosire dai semplici doni di un timido sconosciuto.

Nei giorni a seguire, ha preceduto le tre proiezioni giornaliere dei film in cartellone il cortometraggio italiano vincitore del Premio Internauti Sarà un bel Lunedì, in cui il regista Gianluca La Rosa mette in scena la lettura strampalata e bizzarra di una favola raccontata da un vecchio libraio sulla triste vita di Solomon Grundy, un giovane uomo che in soli sette giorni nacque e morì.

Il più interessante, però, tra i film vincitori appare la web fiction Hydra – The Series, una serie di sette episodi di circa 15 minuti ciascuno e fruibile online, creata da Marco Sani e girata da Rossano Dalla Barba e Pierfrancesco Bigazzi. La scelta di una storia ambientata in un futuro post – apocalittico, in cui l’umanità vive pericolosamente in balia di misteriosi sconosciuti, ricorda tanto le fiction firmate ABC degli ultimi anni, quanto Ventotto giorni dopo (2002) di Danny Boyle.

L’ultimo film in programma a chiudere la rassegna è stato il breve documentario, vincitore del Premio Speciale Città di Roma assegnato dal pubblico in rete, Where is the Art? del giovane Marcello Di Noto, in cui una voce over accompagna le riprese di una giovane donna che all’Interno del Maxxi a Roma segue le ombre e le luci proiettate all’interno.

Martina Bonichi

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