La pantera delle nevi: il documentario che ha emozionato Cannes 2021

Il 20 ottobre arriva in sala il documentario La pantera delle nevi, racconto del viaggio paziente e impegnativo di due uomini. Un esploratore ed un fotografo alla ricerca di un animale stupendo e raro, ma così restio a mostrarsi all’occhio umano, da aver assunto, almeno in quei luoghi impervi ed incantati, un aurea quasi leggendaria.

Il film è distribuito da Wanted cinema.

Nel doppiaggio italiano, la voce narrante di Sylvain Tesson è lo scrittore PAOLO COGNETTI, Premio Strega 2017 col romanzo “Le otto montagne” (Einaudi).

Una ricerca che diviene una sfida

Il film d’esordio della regista Marie Amiguet e di Vincent Munier ha fatto la sua prima apparizione nella sezione Fuori Concorso del Festival di Cannes 2021, ed in seguito ha ottenuto il prestigioso riconoscimento del Premio Cesar come miglior documentario francese nel 2021.

La pantera delle nevi: Bella, esclusiva e proprio per questo non per tutti

Nel suo film d’esordio la regista Marie Amiguet segue l’avventura di due uomini impegnati a immortalare, o quanto meno a confutarne l’esistenza, di uno degli animali più schivi e diffidenti dell’intera fauna tibetana: la quasi mitica pantera delle nevi.

Un felino di grandi proporzioni, astuto e assai abile nel mimetizzarsi con l’ambiente circostante.

Il percorso duro in cima all’altopiano tibetano, tra climi tutt’altro che confortevoli ed altezze da respiro soffocato, verrà condiviso tra il celebre fotografo naturalista Vincent Munier ( che ritrasse un tempo un particolare del felino come sfondo di una sua fotografia diretta verso un altro raro animale locale) e un romanziere e geografo noto come Sylvain Tesson.

Chi si nasconde dietro la roccia? Una ripresa involontaria che si rivela cruciale e che lancia una sfida in grado di tramutarsi in una missione.

La ricerca diviene una sfida che i due affrontano con l’ottimismo di chi sa cosa sta cercando e comprende di essere sul sentiero giusto.

Nel loro cammino i due incontrano ed immortalano una fauna meravigliosa, a coronamento di un incontro che non mancherà di verificarsi, appagando gli sforzi e i sacrifici riposti in un viaggio indimenticabile quanto sfiancante.

La pantera delle nevi – la recensione

“So, not everything was created for the human eye?” si chiede Tesson ammirando i paesaggi oltre i 5000 mt con picchi di 25 gradi sotto lo zero.

La Amiguet riprende e riesce a dare un taglio quasi narrativo alla missione, riuscendo a tradurre in immagini oneste e spesso emozionanti.  Il  diario di un viaggio a due emozionante lungo territori puri e quasi del tutto incontaminati.

In questo contesto privilegiato la natura riesce ancora ad avere l’ultima parola sui destini degli esseri viventi e tra questi anche di un uomo che, per quanto attrezzato e informato, non può che piegarsi alla sacralità di un sistema perfetto ed austero come quello che regola il creato con  i suoi processi imponderabili, le sue leggi severe, inflessibili e rigorose valide per tutti senza distinzione alcuna.

La pantera delle nevi è un film che sa soppesare l’attesa che ha animato i due coraggiosi viaggiatori, che regala emozioni genuine e che ridà dignità alle creature che ancora riescono a vivere al di là di ogni contaminazione umana, nella purezza di un regno che regala loro dignità e spirito di libertà senza condizioni.

Il viaggio è accompagnato dalla musica di Warren Ellis e Nick Cave.