Astrakan è il titolo del sorprendente film di debutto del regista francese David Depesseville in Concorso a Locarno per Cineasti del presente.
Locarno 75: il Festival dei Pardi dal 3 al 13 agosto
La trama di Astrakan
Samuel è un orfano dodicenne dall’aspetto selvaggio affidato ad una tata, Marie, per diverse settimane. Marie, che sta lottando tra i suoi sentimenti e il suo bisogno di soldi, è sposata con Clément con il quale ha due figli, Alexis e Dimitri. Presto Samuel conoscerà questa nuova famiglia e i loro segreti.
Una cronaca impressionistica di quell’epoca preadolescente in cui si è principalmente immersi in sentimenti permanenti. Il potere dell’evocazione conta di più per me.
– David Depesseville
Note dal Festival
Un omaggio a L’Enfance nue (1968) di Maurice Pialat. L’impressionante performance dell’esordiente Mirko Gianinni è intensa e contenuta, come la sobria scenografia del film che segue una certa tradizione di realismo tipico duro del cinema francese.
Jehnny Beth e Bastien Bouillon interpretano Marie e Clément, i genitori adottivi di Samuel . I suoi compagni di scuola lo bullizzano poichè è un bambino adottivo, e gli adulti lo fanno sentire in colpa e insicuro giudicandolo costantemente o sfogando la loro impotenza e rabbia di fronte a lui. Il fratello di Marie, Luc, sembra più desideroso di prendere il ragazzo sotto la sua ala, ma Samuel è consapevole delle sue intenzioni. Solo la sua giovane vicina Hélène (la nuova arrivata Lorine Delin) è sinceramente desiderosa di accoglierlo.
Il regista di Astrakan
Dopo aver completato i suoi studi cinematografici a Montpellier, David Depesseville ha sviluppato un particolare interesse per il legame tra cinema e memoria. Ha realizzato il suo primo film, Ci-gît l’amour, nel 2005, seguito da Le dépeuplé (2007), Les lendemains qui chantent (2008) e La dernière plaine (2012).
Cast e altro
Mirko Giannini, Jehnny Beth, Bastien Bouillon, Théo Costa-Marini. Lorine Delin, Lisa Hérédia, Paul Blain. Nathaël Bertrand, Cameron Bertrand.