Tratto dall’omonimo romanzo di Daniele Mencarelli, vincitore del premio Strega Giovani 2020, Tutto chiede salvezza approderà su Netflix nell’autunno 2023. La serie, composta di sette episodi, tanti quanti sono i giorni della settimana di reclusione del protagonista, l’apprezzato Federico Cesari di SKAM Italia e Anni da cane. Al suo fianco, un cast corale di tutto rispetto, da Filippo Nigro a Carolina Crescentini, da Ricky Memphis ad Andrea Pennacchi.
Alla 52esima edizione del Giffoni Film Festival, ha presentato l’atteso progetto il regista, Francesco Bruni, accompagnato dal protagonista e dallo scrittore da cui tutto ha avuto origine. La storia (autobiografica) di Daniele tratta temi delicati e forti, quali la malattia mentale e il TSO (Trattamento Obbligatorio Sanitario).
Tutto chiede salvezza | Quando gli immaginari coincidono
«Di solito l’immaginario dello scrittore, per statuto, viene tradito dal regista, ma non questa volta» – ci tiene a sottolineare Mencarelli. «Il vincolo tra lettore e scrittore è unico, quando si passa all’immagine le cose cambiano. Ma ho visto la coincidenza straordinaria di immaginario con Francesco.
Per me è stato come tornare a una fase della mia vita, vera e turbolenta.
L’essere umano non è nato con il bugiardino delle spiegazioni.
Qui si parla di un normale, che un attimo dopo viene bollato come anormale. Ma come diceva Franco Basaglia “Da vicino nessuno è normale”».
«Abbiamo stabilito che il superpotere del personaggio consiste nella sua sensibilità e anche nella sensitività» – aggiunge Bruni. «Il dolore degli altri lo fa soffrire. Nel mio percorso, da Scialla! e Tutto quello che vuoi, questo è il punto estremo di arrivo. Lì c’era una mancanza di una figura di riferimento paterna, qui il protagonista è, come dico io, un senza pelle.
La scrittura è la mia arma. Sto imparando a fare il regista.
L’idea di partenza sono i 7 giorni che sono diventati 7 puntate. Servivano poi i cliffhanger e gli interrogativi che rilanciavano all’episodio successivo. Da questo punto di vista, il rapporto con Netflix è stato indicativo: ci hanno chiesto il pilota a bomba e lo hanno avuto».
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Cr. Andrea Miconi/Netflix © 2022
Federico Cesari interpreta Daniele
Cesari parla della difficoltà nell’interpretare Daniele, innanzitutto per il «tema della formazione della personalità. Per preparare un personaggio simile ho dovuto fare un lavoro su me stesso, denudandomi di tutte le maschere, le corazze, le cose a cui ci si aggrappa.
Il progetto mi ha colto in un periodo della mia vita particolare – prosegue l’attore romano – Non riuscivo a trovare il giusto stimolo emotivo, la giusta spinta. Dovermi mettere in gioco mi ha portato a scoprire tante cose su di me, a imparare a cogliere le debolezze, e a potermi confrontare con altre persone sulle stesse tematiche. Ho raggiunto una nuova consapevolezza e carica emotiva.
Spero che questa serie porti tanta salvezza.
Ci sono ancora molti tabù sulle malattie mentali, c’è un pregiudizio sulle possibilità che hanno le persone quando invece sono impossibilitate dalla malattia».
*Sono Sabrina, se volete leggere altri miei articoli cliccate qui.