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FESTIVAL DI CINEMA

‘Le bruit des moteurs’ – Il sospetto che autorizza a condannare, in un film folle alla Dupieux

Alle giornate del cinema quebecchese il film di Philippe Grégoire presentato al Torino Film Festival 2021. Anche su Mymovies

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le bruit des moteurs

Le bruit des moteurs (titolo internazionale “ The noise of engines“) del regista canadese Philippe Grégoire, ha suscitato un certo scalpore da parte del pubblico in sala quando è stato presentato In Concorso al 39° Torino Film Festival. 

Il Film è ora su Mymovies per le Giornate del Cinema quebecchese. 

Al centro della vicenda si mettono in evidenza i danni causati dalla superficiale regola del sospetto, che talvolta si sostituisce all’indagine, rendendo più automatico e prestabilito il raggiungimento di uno stato di colpevolezza a priori. Ne consegue un meno determinante corso di indagine seria ed estranea ai pregiudizi, che già sulla carta appare invece come l’unica soluzione utile nel determinare gli effettivi colpevoli di un crimine.

Le bruit des moteurs – la trama

Un incidente assurdo occorso a una zelante dipendente della dogana del Quebec punta i fari dell’attenzione sulle abitudini sessuali, giudicate improprie e fuori controllo, che si presumono caratterizzare la vita privata di un mite e giovane istruttore di tiro di nome Alexandre. Un ragazzo taciturno e poco espansivo, che esegue con diligenza il suo lavoro, pur senza esser preso da motivazioni esclusive nei riguardi della sua mansione.

Inviato a casa per un congedo forzato, in attesa di chiarire la propria posizione, il ragazzo torna al proprio circuito di corse di automobili, che la madre gestisce come attività di famiglia.

Ma anche qui il ragazzo viene ritenuto il primo indiziato di un controverso episodio: la diffusione di volantini a contenuto pornografico, appesi ai muri della chiesa cittadina, tra lo sconcerto dei credenti, da qualche ignoto balordo.

Alexandre verrà tallonato da poliziotti ottusi, deviati da preconcetti ineludibili, e molestato da una morbosa assistente sociale ninfomane che vorrebbe abbordare il giovane.

Alla fine, il giovane troverà la complicità di una bella pilota islandese giunta nel luogo per disputare una gara di corsa, per fuggire poco dopo con lei. Una fuga rocambolesca, con pestaggio a sangue compreso nel prezzo.

Le bruit des moteurs – la recensione

Le bruit des moteurs è un film folle e provocatorio che punta il dito del suo barocco “j’accuse” sui preconcetti che rendono cieca e sommaria una giustizia terrena quasi sempre iniqua e fragile.

Il canadese Philippe Grégoire utilizza la precedente esperienza lavorativa per creare un mondo surreale tutto eccessi e per portare avanti una denuncia mirata, tutt’altro che posticcia e balorda.

Ne deriva un film a comicità trattenuta, ironico e sferzante, che ricorda un po’ lo stile imprevedibile e sarcastico del connazionale, ormai notissimo, Quentin Dupieux.

Le bruit des moteurs è un film che spiazza, stravolge e sferza gli animi, portando avanti con stilizzate scenette tragicomiche una denuncia mirata su un fenomeno pericoloso e deviato, come lo sono pregiudizio e supponenza di fronte alla necessità di un metro di giudizio avulso da preconcetti.

il film su Mymovies

Le bruit des moteurs

  • Durata: 79
  • Genere: drammatico

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