Su Netflix è disponibile “Beast of No Nation” film bellico del 2015 diretto da Cary Fukunaga (No time to die) con protagonista Idris Elba (The suicide squad).
La sinossi di Beast Of No Nation
In Africa un bambino reso orfano di padre è costretto ad affrontare un lungo viaggio per ritrovare la madre fuggita verso la capitale, ma finisce arruolato in una milizia.
Se la caverà?
La guerra come processo di crescita
Più che un film bellico è un film di formazione. Infatti l’intera vicenda è raccontata attraverso gli occhi di un bambino, strappato dal grembo materno e gettato in mezzo alla battaglia.
Gli viene inculcato che deve odiare i nemici ed essere fedele ai compagni e che ogni ordine ricevuto è per il bene della causa. Ma qual è la sua causa? Semplice: la sopravvivenza.
Al di là di ciò che i leader raccontano, il giovane guerriero capisce che l’unico scopo del suo Mentore/Tiranno, interpretato da un ottimo Idris Elba, è solo quello di arricchirsi abusando dei suoi sottoposti.
Non ci sono buoni in guerra, solo cattivi e l’unico modo per sopravvivere è farseli amici.
Questa disillusione lo fa crescere e le gioie dell’infanziasfocano come ricordi di un tempo lontano.
Il tutto viene raccontato a suon di uccisioni e squartamenti (talvolta un po’ gratuiti) e anche lo spettatore ha la sensazione di essere un po’ vittima, un po’ carnefice.
Ritornare a vivere
Il processo di crescita è accelerato dalle crudeltà della guerra e il piccolo diventa una sorta di Bestia incapace di vivere in pace.
La domanda è: riuscirà a ritrovare se stesso?
Il film opta per una risposta dolce-amara e anche un po’ consolatoria che toglie forza al finale, comunque tutto sommato accettabile.
Azzeccato l’omaggio a “I 400 colpi” nella scena del colloquio con la maestra elementare.
Usato ma in ottime condizioni
La trama di Beast of No Nation è buona, nonostante in certi momenti si abbia la sensazione che alcuni passaggi siano un po’ riciclati.
È innegabile che la sceneggiatura, adattata per lo schermo dallo stesso regista, non sia da Oscar, come invece lo è Idris Elba, però la guerra è sempre la guerra e per raccontarla esistono un numero limitato di modi. Un po’ come quando si compone un brano musicale: non si può cambiare il numero o il tipo di note, al massimo l’ordine in cui vengono eseguite. E, rimanendo nella metafora, questo film non sarà una sinfonia di Mozart, ma è comunque un motivetto orecchiabile.
Regia al passo coi tempi
La regia non si fa mancare nulla: piani sequenza, schizzi di sangue sull’obbiettivo, voice-over e persino viraggi cromatici. Potrebbe sembrare un po’ kitsch, ma la verità è che il pubblico di oggi non è uguale a quello di ieri e neppure i registi sono più gli stessi. Le nuove generazioni di cineasti hanno, come lo avevano anche quelle vecchie, la voglia di sperimentare e di aggiornare il linguaggio filmico.
A parer nostro le debolezze della sceneggiatura sono compensate con una regia molto forte e diretta che si tiene al servizio della storia pur non vergognandosi di sperimentare in certi momenti.
Piccolo grande soldato, piccolo grande attore
Come già detto, in questo film Idris Elba è da Oscar e la sua mancata nomination fece infuriare non pochi fan.
Ma la sua performance non è l’unica degna di nota. L’esordiente Abraham Attah, interprete del protagonista Agu, è magistrale e il premio Marcello Mastroianni ricevuto a Venezia se l’è più che meritato. In generale, però, tutti i bambini sono stati bravissimi, al pari di Idris Elba (e sicuramente più degli altri attori adulti).
Il trailer di Beast of No Nation
Beast of No Nation
Anno: 2015
Durata: 133 min
Distribuzione: Netflix
Genere: Drammatico-Guerra
Nazionalita: USA
Regia: Cary Fukunaga
Data di uscita: 16-October-2015
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