Ornella Vanoni, icona della canzone italiana dalla voce profonda e inconfondibile, dallo stile sofisticato e personale, raggiunti gli 87 anni si racconta nel film Senza Fine (il titolo è ispirato alla canzone scritta per la cantante da Gino Paoli), scevra da falsi pudori, nella piena libertà di donna e artista, attraverso un’opera singolare e non scontata, a firma della talentuosa regista e scrittrice romana Elisa Fuksas, qui anche in qualità di coprotagonista ed intervistatrice. Una carriera davvero ‘senza fine’, quella della Vanoni, iniziata nel 1956: l’artista ha infatti pubblicato, in oltre 65 anni di carriera, circa 112 lavori, tra album e raccolte, e venduto oltre 65 milioni di dischi. Ornella Vanoni è considerata una delle più grandi interpreti della canzone leggera italiana.
Senza fine
Dopo il successo ottenuto alla 78a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dove è stato presentato in anteprima mondiale come Evento Speciale nella Selezione Ufficiale delle Giornate degli Autori 2021, arriverà nelle sale con I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection, a partire dal 24 febbraio – dopo una serie di anteprime e presentazioni in diverse città d’Italia previste dal 21 al 25 febbraio – il film Senza Fine, dedicato alla figura della celeberrima cantante Ornella Vanoni, assoluta protagonista dell’opera, che si apre a percorsi biografici inattesi grazie all’idea registica di Elisa Fuksas, quella di realizzare un non-documentario, e un non-proprio-film, ma una sorta di opera mista con l’ausilio della presenza in scena della stessa regista. Quest’ultima, infatti, già nelle prime scene, attende in autogrill l’artista per recarsi con lei presso la location scelta per ospitare racconti, confessioni, ricordi e canzoni: un elegante hotel termale di Castrocaro (in provincia di Forlì-Cesena) di fine anni Trenta, con spa e albergo a 5 stelle, in una località termale fuori del tempo. Qui la Vanoni svelerà parti di sé come in uno specchio, in risposta alle sollecitazioni della regista Elisa Fuksas, senza risparmiarsi.
Musicisti ed eternità
Nato da un soggetto scritto da Elisa Fuksas e Monica Rametta (come il precedente documentario iSola, del 2020), prodotto da Moreno Zani e Malcom Pagani per Tenderstories, Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa per Wildside e da Indiana Production, il film si dipana tra un massaggio e una sauna, una centrifuga e un bagno in piscina, una confidenza e una schermaglia, rievocando pezzi di storia della canzone italiana, come quelli raccontati nel suggestivo set anche dai ricordi di alcuni amici musicisti di Ornella Vanoni, come Vinicio Capossela, Samuele Bersani, Paolo Fresu e la sua inseparabile tromba. Attraverso gli incontri, gli amici, l’energia, la musica, la passione e l’ispirazione, emerge la figura di una donna, un’artista fra le più iconiche della musica italiana: le memorie si fanno tangibili e il futuro assume la forma dell’eternità. Va ricordato, fra i tanti premi vinti e successi ottenuti, che Ornella Vanoni è anche l’unica donna e il primo artista in assoluto ad aver vinto due Premi Tenco (onore che, dopo di lei, è stato concesso solo a Francesco Guccini), e l’unica cantante italiana ad aver ottenuto questo riconoscimento come cantautrice.
Finire la vita in una fiaba
Elisa Fuksas, alla quale le Giornate degli Autori hanno assegnato il Premio SIAE al Talento Creativo per Senza Fine, si è cimentata in una sorta di mission impossible, in una sfida impari, quella di raccontare una delle più grandi artiste della scena musicale italiana, un pezzo di storia della cultura del nostro paese, uscendone indenne e anzi rafforzata, anche se ciò le è costato qualche cambiamento di programma. Certamente la scelta di essere parte integrante della scena e di dialogare con la Vanoni ha infatti portato la regista a realizzare un film frutto dall’interazione con l’artista, non solo il docu-film che aveva immaginato, neppure il biopic tranquillo e descrittivo, ma un atto creativo dinamico, come lei stessa ha realizzato in corso d’opera.
«Io: ‘Che significa fare un film su di te Ornella’? – la regista racconta come si è avvicinata alla narrazione e alla cantante – Lei: ‘Un film sulla mia vita: fino a un certo punto è reale, poi è irreale. È come una fiaba, è bello finire la vita in una fiaba’. Così è nato questo film che ricerca la giusta distanza per raccontare Ornella Vanoni: interprete, attrice, madre, figlia, donna. Fragilità, coraggio, allegria, tanta musica. Oggettività e intimità si rincorrono, il film che avevo in mente e quello che mi ha suggerito l’interprete dialogano una lingua a tratti limpida a tratti impossibile, producendo un terzo film che comprende entrambi».
Gli appuntamenti di anteprime e proiezioni speciali.
Lunedì 21 febbraio alle 19:30 al Cinema Centrale di Torino alla presenza di Elisa Fuksas.
Martedì 22 febbraio alle 20:30, la regista e Ornella Vanoni saranno a Milano al Palazzo del cinema Anteo.
Giovedì 24 febbraio alle 20:15 a Firenze al cinema Portico sarà Elisa Fuksas a presentare il film al pubblico.
Venerdì 25 febbraio doppia proiezione speciale a Roma con Elisa Fuksas e Ornella Vanoni. Regista e protagonista saluteranno gli spettatori in sala alle 20:00 al cinema Troisi e alle 21:30 al cinema Giulio Cesare.