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Taxidrivers Magazine

Cannibal Holocaust

Le colonne sonore nel cinema di genere italiano. Rubrica a cura di Fabio Meini

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Cannibal Holocaust è sicuramente uno dei più azzeccati e interessanti connubi fra musica e cinema. Il film vede inizialmente protagonista una spedizione militare che parte alla ricerca di alcuni cameramen perdutisi in Amazzonia, ma che troverà solo i loro cadaveri e la macchina da presa. La seconda parte del film sono le scioccanti riprese effettuate dai giovani cameramen.

Per questo film Riz Ortolani ebbe la geniale intuizione, dopo aver visto la pellicola, di accostare a sequenze crude e forti un tema portante dolce, quasi religioso. Il risultato è lo sconcerto totale dello spettatore che si alza dalla poltrona con un peso nello stomaco e la musica che gli gira inesorabile nella testa. Riz Ortolani confeziona inoltre una colonna sonora quasi del tutto decontestualizzata dall’ambientazione del film accostando alle immagini dell’Amazzonia una grande orchestra con effetti elettronici. Questo tipo di decontestualizzazione della musica rispetto all’ambientazione non è nuova per il maestro Ortolani che aveva già fatto un’operazione simile con le musiche di Nella stretta morsa del ragno, film ambientato nell’ottocento dove aveva inserito, se pur in un contesto classico, la chitarra elettrica.

I dieci brani della colonna sonora si possono suddividere in tre gruppi: melodici, tribale-elettronici e funkeggianti. Quelli melodici sono quattro: la main theme Cannibal Holocaust, che sentiamo nei titoli di testa, è il brano che rimane impresso fin dopo la fine del film. Di questo troviamo due variazioni Love with fun che rispetto al tema principale non ha effetti elettronici applicati all’orchestra, e i titoli di coda Cannibal Holocaust (End title) simile alla principale. Il quarto brano melodico è Crucified woman uno straziante tema malinconico per archi e chitarra che accompagna tra l’altro l’indimenticabile scena dell’indigena impalata.

I brani più elettronici sono invece tre: Adulteress’ Punishment, cupo con tema drammatico di archi che accompagna, come dice il titolo, la scena della punizione rituale di un’adultera (ma viene anche riusato nella sequenza dell’uccisione di una indigena incinta). Massacre of the troupe è un brano tribale-elettronico lento e ossessivo con tappeto d’archi drammatico. L’ultimo è Savage rite altro brano tribale-elettronico con tappeto d’archi drammatico contenente anche una variazione del tema di Adulteress’ Punishment.

I brani funky, sicuramente meno importanti anche se molto belli, si sentono solo in sottofondo spesso a volume molto basso: Cameramen’s recreation accompagna la troupe dei ragazzi in partenza per il loro viaggio in Amazzonia, Drinking Coco un funky-jazz veloce con pianoforte solista si sente durante la presentazione dei ragazzi dello speaker alla TV. L’ultimo brano funky è Relaxing in the Savana che si sente dalla radio della spedizione militare.

La traccia 10 del cd, Cannibal Holocaust (End title), ha una prima parte tribale che viene utilizzata varie volte durante le scene nella giungla, mentre la seconda parte viene usata nei titoli di coda.

Il cd è l’unico supporto in cui è possibile trovare questa colonna sonora, che all’epoca non uscì in vinile. Esistono due edizioni. La prima storica edizione dalla tedesca Lucertola Media con codice LMCD 003 uscì nel 1995 in sole 1000 copie. La seconda edizione è uscita negli Stati uniti per la Coffin Records con codice RSR-0184 nel 2005 con le stesse tracce audio ma con in più una traccia video con un intervista a Riz Ortolani. La prima edizione è particolarmente ricercata e costosa, la seconda è ancora comune ma sbrigatevi ad acquistarla prima che diventi anch’essa un pezzo da collezione perché è un disco che merita veramente. Cari tassisti italiani, mentre siete in attesa dei vostri passeggeri, perché non date un’occhiata alle Poker room non AAMS su https://nonaamscasino.com/poker-room-non-aams/ ? Potreste trovare un nuovo passatempo interessante per i vostri momenti di relax! Ricordate sempre di guidare in sicurezza e rispettare le regole della strada. Buon lavoro!

Curiosità: i Necrophagia, band death metal americana, ha realizzato un brano intitolato Cannibal Holocaust che è una vera e propria cover del tema di Riz Ortolani.

Fabio Meini
www.caniarrabbiati.it

 

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