Demon Slayer Il treno di Mugen, ora al Cinema, è stato il film di maggior incasso del 2020. Si tratta di un record storico. É il primo film non hollywoodiano in cima a un box office annuale. Un successo tale da superare persino la storica Città Incantata di Miyazaki.
D’altronde lo stesso manga Demon Slayer è un caso editoriale. É uno dei fumetti più venduti degli ultimi anni, caratterizzato da personaggi memorabili, uno stile fresco e originale. Accompagnato da una storia semplice ma avvincente.
La domanda che a questo punto sorge spontanea è: al di là del successo, Demon Slayer Il treno di Mugen è un bel film? La risposta più onesta è: dipende.
Demon Slayer il treno di Mugen: un film per tutti?
A differenza della maggior parte dei film basati su serie anime, come nel caso di Dragon Ball o One Piece, Demon Slayer il treno di Mugen prosegue gli eventi della serie principale. Si tratta infatti di un’anticipazione di quella che sarà la seconda stagione, a differenza degli altri esempi sopracitati, cosiddetti filler, i quali raccontano una storia inedita che non tiene conto degli eventi del manga.
Per questo motivo potremmo definire Demon Slayer il treno di Mugen un film evento, capace di attirare orde di fan che non vedono l’ora di scoprire come continuano le avventure dei loro amati protagonisti. Questa è la principale causa dello spropositato successo. Si tratta infatti di un maestoso episodio pilota, che verrà poi ripreso con la seconda stagione.
Nonostante ciò, anche chi non conosce la serie originale potrebbe apprezzare il film. Le caratteristiche principali di Tanjiro, Nezuko e gli altri personaggi vengono riprese e mostrate con una certa naturalezza, in modo da evitare spiegoni noiosi per i neofiti e superflue esposizioni per i fan.
In più, l’arco narrativo di Demon Slayer il treno di Mugen è particolarmente originale e avvincente, quasi da sembrare una storia a sé stante, capace di stupire ed emozionare ogni tipo di pubblico.
Tuttavia, alcuni particolari e caratteristiche dei protagonisti sfuggiranno inevitabilmente allo spettatore neofita, che rischia di provare un senso di spaesamento davanti ad alcune regole e dinamiche narrate in questo mondo. È sicuramente utile perciò avere almeno un’infarinatura generale delle serie. Se sei interessato, puoi leggere il paragrafo successivo.
Demon Slayer: di cosa parla la serie?
La vicenda è ambientata in Giappone, durante il periodo Taishō (1912-1926), e vede protagonista il giovane Tanjiro, primogenito di una numerosa famiglia orfana del padre, che vive in un’isolata casa di montagna tra i boschi.
Un giorno, di ritorno a casa dopo un breve viaggio, trova la madre e i fratelli massacrati, a eccezione della sorella Nezuko che è stata trasformata in un demone. Tuttavia, Nezuko conserva ancora sentimenti ed emozioni umane, tanto che la sete di sangue viene placata dal suo istinto amorevole nei confronti del fratello.
Il viaggio
Tanjiro inizia così il suo viaggio in cerca di una cura per far tornare la sorella nuovamente umana. Decide inoltre di unirsi alla squadra ammazzademoni, maestri spadaccini che sfruttano la respirazione in combattimento, per impedire che la stessa tragedia accaduta a loro possa colpire altre persone.
Durante la sua avventura diventerà sempre più forte, scoprendo delle tecniche respiratorie chiamate kata, che permettono di usare attacchi elementari, essenziali per sconfiggere i demoni e i loro bislacchi quanto eterogenei poteri.
Incontrerà anche Zenitsu, un giovane ammazzademoni pavido e poco eroico che si rivela un formidabile guerriero da sonnambulo, e Inosuke, un ammazzademoni unico nel suo genere, cresciuto da solo tra le montagne e accompagnato sempre da una testa di cinghiale che usa per coprire il volto. (Saranno protagonisti assieme a Tanjiro e Nezuko nel film Demon Slayer il treno di Mugen)
Dopo un estenuante scontro con una luna calante, uno dei gradi più alti tra i demoni, secondi solo alle lune crescenti, la vera natura di Nezuko è compromessa e Tanjiro e la sorella vengono convocati dal gran consiglio degli ammazzademoni, per decidere del loro destino.
I due si ritrovano davanti ai nove pilastri, i più abili spadaccini, che vedono di cattivo occhio la giovane Nezuko. Sono pronti a giustiziarla assieme al fratello Tanjiro, colpevole di aver protetto un demone.
Tuttavia, il nobile Oyakata, un anziano malato, padre spirituale di tutti gli ammazzademoni, riconosce il cuore puro di Nezuko e convince i pilastri a risparmiarli.
Dopo un lungo e intenso allenamento Tanjiro, Zenitsu e Inosuke ricevono un incarico: indagare su misteriose sparizioni avvenute nei pressi del treno di Mugen.
La serie è disponibile su Netflix e Prime video.
La trama di Demon Slayer il treno di Mugen
Tanjiro e i suoi compagni hanno ricevuto l’incarico di salire sul treno Mugen per indagare sulle misteriose sparizioni. La missione si direbbe più impegnativa del solito: infatti, i nostri protagonisti troveranno sul luogo persino il pilastro Rengoku, maestro delle fiamme e spadaccino leggendario, la cui presenza è richiesta solo davanti ai demoni più temibili.
Durante il viaggio, Tanjiro si ritroverà nuovamente nella sua casa natale, assieme agli amati fratelli e alla madre, in un clima di pace e serenità. Il massacro della sua famiglia, la trasformazione di Nezuko in demone e la sua avventura da spadaccino ammazzademoni non è altro che un brutto sogno, dal quale si è risvegliato con sollievo.
Purtroppo però l’incubo è proprio l’arena di combattimento dove si trova Tanjiro. Infatti sul treno è presente anche la più forte delle lune calanti, un demone capace di addormentare i suoi avversari per poi ucciderli nel sonno, bloccandoli nei loro sogni.
Cercando disperatamente di svegliarsi, i protagonisti si scontreranno con il nemico tra realtà e sogno, travolti dai desideri più disperati del loro subconscio, in un combattimento onirico mai affrontato prima.
La recensione
Lo stile di Demon Slayer il treno di Mugen è tra i più interessanti della scena nipponica pop, con un comparto tecnico tra i migliori in assoluto nel mondo degli anime. I combattimenti sono fluidi, animati alla perfezione e accompagnati da musiche in completa armonia con la messa in scena.
Tutti gli elementi già apprezzati nella serie sono esaltati nel film. I colori, i costumi, il tratto degli attacchi elementari e demoniaci creano uno spettacolo visivo che riesce a catturare l’attenzione di ogni spettatore.
La contaminazione tra i diversi stili nel disegno raggiunge il suo apice negli attacchi acquatici di Tanjiro. Qui la lama della sua katana è accompagnata da dei getti azzurri che ricordano la grande onda di Kanagawa.
La composizione dell’inquadratura è sempre ben curata, in particolare nei combattimenti, così come il montaggio. Ogni taglio accompagna l’immagine successiva senza sbavature ed enfatizzando la tensione dello scontro.
La storia poi è convincente e supera ogni arco narrativo visto in precedenza nella serie. Sebbene il passato della luna calante sia meno approfondito rispetto ad altri demoni, il suo carisma sadico e il suo incredibile potere permettono di muovere i personaggi attraverso i loro desideri e le loro paure più profonde, spostandosi in una realtà fragile, suggestiva e dalla forte carica emotiva.
Un piccolo difetto del film
Tuttavia Demon Slayer il treno di Mugen ha un piccolo difetto, causato dalla sua struttura narrativa. Nonostante la vicenda venga ambientata in un tempo e un luogo precisi, unici per tutto il film, a circa due terzi del racconto la vicenda prende una piega diversa. Nella seconda parte, altrettanto affascinante, viene palesata la natura seriale della storia, nata per essere raccontata in più episodi e non in unico film.
Nonostante questo l’opera risulta pienamente riuscita vista dagli occhi di un fan della saga. Si può tranquillamente definire un capolavoro del suo genere, un film con alla base una storia pluripremiata e riproposta con una qualità di altissimo livello. Purtroppo uno spettatore neofita non riuscirà a godersi a pieno il racconto. Può tuttavia trovarsi davanti a uno spettacolo tecnico e visivo, accompagnato da una storia sicuramente originale e che potrebbe avvicinarlo al mondo di Demon Slayer.
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