Presentato in apertura al 39esimo Torino Film Festival e alla 44esima edizione delle Giornate Professionali di Cinema di Sorrento, Sing 2 riporta sotto la luce dei riflettori il mitico Buster Moon & co. Dal 23 dicembre in sala, distribuito da Universal Pictures.
A distanza di cinque anni dal primo capitolo, che ha raggiunto la soglia dei 10 milioni di dollari di incasso in ben undici Paesi (tra cui la Spagna, la Cina e l’Australia), Garth Jennings torna in cabina di regia e regala uno spettacolo strabiliante.
Lustrini, passione e amore, gli ingredienti del successo.
Sing 2 | La trama
Dopo essere riuscito a salvare il suo piccolo teatro dal fallimento, l’impresario Buster Moon (doppiato in originale da Matthew McConaughey e in italiano da Francesco Prando) punta a qualcosa di ancora più grandioso: uno show al Crystal Tower Theatre.
Il problema sta nel fatto che il proprietario del posto, Jimmy Crystal (Bobby Cannavale/Adriano Giannini), non ha idea di chi siano lui e i suoi, essendo stati snobbati dalla talent scout inviata.
Buster deve quindi escogitare un piano per convincere il magnate a dar loro una chance. Forte della sua inesauribile creatività e del sostegno di Ash (Scarlett Johansson/Chiara Gioncardi), Rosita (Reese Whiterspoon/Federica De Bortoli), Gunter (Nick Kroll/Fabrizio Vidale), Johnny (Taron Egerton/Alessandro Campaiola), Meena (Tori Kelly/Domitilla D’Amico) e della signorina Crawley (Garth Jennings/Riccardo Scarafoni), riesce nell’impresa.
Resta solo una direzione in cui andare ed è in alto.
Ma nel patto che stringe con Crystal è garantita la presenza del celebre cantante Clay Calloway (Bono/Zucchero), lontano dai palcoscenici ormai da anni e rintanato a vita solitaria.
L’energia travolgente e la caccia alle citazioni
Rispetto al film precedente, Sing 2 esibisce una fiducia rinnovata e una inarrestabile voglia di divertire. L’obiettivo è chiaramente centrato in pieno, grazie a questa energia che traspira da ogni più piccolo dettaglio e travolge qualsiasi tipo di spettatore.
A dare man forte al progetto, ci pensano le simpatiche citazioni – più o meno consapevoli – sparse qua e là nel corso della narrazione. Da Jurassic Park ad Alice nel Paese delle Meraviglie, da Glee a Save the last dance, passando addirittura per The Voice, ce ne è per tutti i gusti e per tutte le età. Il gancio che si stabilisce tra chi è in scena e chi in sala si rafforza di minuto in minuto, innescando una sorta di gara a chi ne riconosce di più.
Sing 2 | I sogni sono al centro della storia di Buster & co.
Buster Moon è sempre stato un grandissimo sognatore, come anche i suoi amici. Ecco allora che, quando si presenta l’occasione di una vita, non ci pensa(no) due volte a rischiare tutto e a “giocare sporco”, al fine di raggiungere lo scopo.
Si deve sognare in grande.
Sin dalla sua prima apparizione, il piccolo koala ha mostrato una tenacia encomiabile, che gli fornisce risorse spesso inaspettate ma preziosissime. Ovviamente le difficoltà incontrate lungo il percorso sono varie e numerose; motivo per cui essere circondato da un simile gruppo di amici si rivela fondamentale.
Tra sfide personali e hit parade
Ciascun personaggio affronta degli ostacoli e delle sfide che lo riguardano da vicino, come fossero demoni personali: per Rosita è la paura dell’altezza, per Johnny il ballo, per Ash l’incontro con uno dei suoi miti, per Buster è il timore di deludere coloro a cui tiene. Nel risolvere le situazioni che gli si parano dinanzi, imparano qualcosa in più su loro stessi e, al tempo stesso, crescono dal punto di vista collettivo.
Le sue canzoni la guideranno.
La musica rimane forse l’elemento più importante di Sing 2. Tra hit parade e canzoni originali, un’esplosione di energia, vitalità ed emozioni supera i confini del grande schermo e si insinua nel cuore del pubblico. Attraverso le note e i versi traspaiono non solo le personalità delle figure in campo, quanto soprattutto gli stati d’animo, i cambiamenti, le evoluzioni.
*Salve sono Sabrina, se volete leggere altri miei articoli cliccate qui.