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FESTIVAL DI CINEMA

VIEW Conference: ‘Luca’ raccontato dal team creativo Pixar

In una sessione online gratuita PreVIEW, VIEW Conference è stato possibile ascoltare il racconto e alcuni retroscena del più recente film Pixar direttamente dal regista Enrico Casarosa e dai suoi collaboratori

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In un interessante panel proposto da VIEW Conference (qui per visitare il sito) è stato possibile conoscere più approfonditamente Luca, il nuovo film Pixar diretto da Enrico Casarosa. Tutto il team creativo ha partecipato  all’incontro virtuale.

I presenti alla VIEW Conference di Luca

Erano presenti all’incontro, moderato da Ramin Zahed e introdotto dalla CEO e direttrice esecutiva di VIEW conferenceMaria Elena Gutierrez:

  • Enrico Casarosa, regista
  • Andrea Warren, produttrice
  • Daniela Strijileva, production designer
  • Deanna Marsigliese, character art director
  • David Ryu, supervisore degli effetti visivi
  • Kim White, direttrice della fotografia

Breve presentazione alla VIEW Conference di Luca

Inizialmente tutto il team creativo del film ha avuto modo di descrivere il proprio lavoro per la realizzazione di Luca.

Enrico Casarosa ha spiegato, per esempio, l’origine della storia, tratta dalla sua infanzia e dal rapporto con il suo migliore amico.  E come abbia inserito nel film molte esperienze vissute in prima persona, soprattutto in estate.

view conference luca

Andrea Warren si è detta felice di far parte di un progetto che ha sposato fin da subito e del quale ha ammirato soprattutto la sensibilità.

Daniela Strijileva, di origini bulgare, ha spiegato l’importanza dell’Italia per lei,  un paese adottivo che l’ha accolta fin dall’età di Luca. Realizzare concretamente il film l’ha aiutata a conoscere le riviere liguri. È potuta tornare anche bambina studiando ogni dettaglio e compiendo alcuni viaggi.

Deanna Marsigliese, parlando dei personaggi, ha indicato Giulia come la sua preferita. Un personaggio che ha creato lei stessa e dal quale si è sentita molto ispirata. Ci sono cose che le accomunano e che le legano inevitabilmente l’una all’altra. Inoltre, per Giulia, sono stati inseriti elementi che non si vedono spesso nei volti femminili dell’animazione.

Una ricchezza e una realtà complesse, quelle del film,  supervisionate da David Ryu che ha lavorato con l’idea di caricatura, anche se la parte importante del film è (stata) l’acqua, semplice e complessa al tempo stesso.

Kim White infine ha sottolineato l’importanza del colore e dell’essenzialità, inseriti entrambi in ogni elemento di Luca. Altro elemento importante è quello che c’è sotto l’acqua (già visto in Alla ricerca di Nemo, ma qui, ovviamente, diverso).

Alcune domande al team creativo

Enrico Casarosa per la realizzazione di Luca è stato sicuramente influenzato da tutto quello che ama e ha amato da piccolo. Dai cartoni animati giapponesi, come quelli di Miyazaki, ad altro ancora. «Dovevamo portare la cultura italiana nel film e avere un denominatore comune Pixar. In Luca, infatti, ci sono tanti riferimenti italiani, come La Terra Trema di Visconti o Fellini. Abbiamo mostrato anche Mastroianni, sia con un’immagine sia nel personaggio di Alberto. C’è, infatti, un piccolo movimento della bocca che l’amico di Luca fa che richiama proprio l’attore italiano in un film di Pietro Germi. E poi anche la musica è stata importante».

Andrea Warren ha riflettuto sul problema di dover lavorare da casa, con la pandemia che è stata una vera e propria sfida,  in cui ognuno doveva trovare soluzioni creative.

view conference luca

I posti rappresentati sono tutti molto belli, come ha ricordato Daniela Strijileva. La production designer ha anche sottolineato l’importanza di mostrare qualcosa allo spettatore come se fosse un ricordo, anche se di luoghi in cui lui non ci ha mai vissuto.

A Deanna Marsigliese, character art director, è stato chiesto dei mostri marini, nati da “mostri veri” abbelliti e decorati. Al contrario, per gli umani, l’ispirazione è derivata dalle persone italiane. Si è citato l’esempio di Machiavelli che è stato descritto come «Massimo nella forma gatta. Ha un’anima come il resto del cast perché è semplice, ma anche sofisticato».

Spazio per alcune domande per VIEW Conference su Luca

Dopo la visione di alcune clip e la domanda di rito sui consigli per poter lavorare nella Pixar, c’è stato modo anche di rispondere a delle domande arrivate dagli ascoltatori. Tra queste, una sui riferimenti (più o meno palesi) alla comunità LGBTQ+ alla quale ha risposto lo stesso Enrico Casarosa: «Sono cresciuto essendo un nerd, quindi diverso. Anche Luca e Alberto, secondo me, sono nerd e perdenti. Si parte dal fatto che ogni bambino è unico e diverso. E la chiave è che l’importante è vivere liberamente. Il coming out, in questo senso, è la propria identità. Ci sono molti modi per pensare alla sofferenza di ogni bambino nel trovare la propria identità, come quella degli immigrati, ad esempio. Noi siamo partiti da qui, ma la metafora è molto più grande e ci si possono vedere anche dei riferimenti in quest’ottica».

Sull’origine dell’espressione “Silenzio Bruno” la risposta è stata che non c’è nessun Bruno. Ma solo la volontà che ci sia una persona non saggia, “sciocca” e al tempo stesso profonda. E questa persona è stata trovata in Alberto, che dà un insegnamento a Luca. Questo perché «Un vero amico può fare più di quanto puoi fare tu».

È stato interessante, al termine,  scoprire che il migliore amico del regista (quello intorno al quale è stato definito il personaggio di Alberto), dopo aver visto Luca si è commosso!

Qui per un altro evento organizzato da VIEW Conference con un team di registi e non solo