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In Sala

‘Mandibules – Due uomini e una mosca’ la commedia briosa di Dupieux

Distribuito da I Wonder Pictures, dopo il passaggio alla Mostra del Cinema di Venezia, Mandibules - Due uomini e una mosca è la nuova esilarante e surreale commedia firmata da Quentin Dupieux, con Adèle Exarchopoulos.

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Presentato fuori concorso alla 77esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e inserito nel programma del Rendez-Vous, Mandibules – Due uomini e una mosca arriva nelle sale italiane il 17 giugno 2021, distribuito da I Wonder Pictures.

Mandibules – Due uomini e una mosca | La trama della nuova commedia firmata da Quentin Dupieux

Manu (Grégoire Ludig) e Jean-Gab (David Marsais) sono amici da anni. Strampalati, simpatici, senza un soldo in tasca, né una reale ambizione di vita, i due si imbarcano in una missione alquanto misteriosa.

«Nessuno deve vedere la valigia.»

Portare una valigetta, di cui non si conosce il contenuto, da un punto A a un punto B, non sembra un’impresa impossibile. Almeno se a concepirla non sono due come Manu e Jean-Gab.

Purtroppo o per fortuna, sul loro cammino incontrano un imprevisto, che scombussolerà tutti i piani. Considerando poi che si tratta di una mosca gigante, la faccenda diventa ancor più complicata e curiosa.

Come evidente dalla trama, siamo davanti a un’opera piuttosto originale, dallo spirito profondamente francofilo e dall’irresistibile umorismo.

In cabina di regia ritroviamo Quentin Dupieux, dopo il caratteristico Doppia pelle, dal quale si poteva già in qualche modo intuire lo stile di questo suo nuovo progetto. Il tocco del cineasta parigino, che non solo dirige e scrive la sceneggiatura, ma si occupa anche del montaggio e della fotografia, è pressoché inconfondibile.

Clicca qui per il trailer.

Lasciatevi contagiare dalla leggerezza

Mandibules ostenta una leggerezza contagiosa, trasmessa da tanti diversi vettori. A partire dall’omonimo leit motiv musicale, curato dai Metronomy, che si fissa nella testa e ricorda delle tonalità orientaleggianti.

Prima che la scena si apra, su schermo nero, predispone già lo spettatore al giusto mood. Nel corso della narrazione, quest’ultimo non farà che migliorare, complici gli incontri e la paradossale gestione delle relazioni tra i personaggi.

Manu e Jean-Gab non hanno pensieri, o meglio ne hanno, ma sono decisamente buffi: l’addestramento di un insetto fuori misura, il recupero di un pezzo di bacon bruciacchiato. Nella loro incoscienza, spensieratezza e follia, i due amici sperperano tutto ciò che riescono miracolosamente a guadagnare, che si tratti di denaro o di fiducia.

Mandibules

Nel frattempo però imparano qualcosa di più importante, che ha a che fare con la loro amicizia e con la certezza di poter sempre contare l’uno sull’altro.

«La vera ricchezza è l’amicizia»

La ricchezza agognata da chi ha sempre vissuto tra gli stenti non è infatti la risposta ai problemi.

Basta osservare quel che accade nel gruppo di ragazzi incontrati per strada da Manu e Jean-Gab. Appaiono così annoiati da non farsi scrupolo nel portare a casa due estranei, convincendosi della loro buona fede e non ponendo attenzione ai dettagli della loro storia.

L’unica fuori dal coro è Agnès (Adèle Exarchopoulos), che a causa di un incidente sciistico è costretta a urlare ogni volta che parla. E che resterà vittima degli eventi.

In un modo tutto suo, Mandibules gioca con le tragedie della vita e le rielabora attraverso la lente più surreale, esilarante e demenziale della commedia. Ed è proprio qui che sta la forza dell’opera.

La scrittura di Dupieux è briosa e sfiora il politicamente scorretto, ma non scade mai nell’offensivo, riuscendo al tempo stesso a lanciare frecciatine interessati ad alcuni aspetti della società attuale.

Leggi anche: Mandibules: una mosca gigante a #Venezia77

*Salve sono Sabrina, se volete leggere altri miei articoli cliccate qui.

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  • Anno: 2020
  • Durata: 77
  • Distribuzione: I Wonder Pictures
  • Genere: Commedia
  • Nazionalita: Francia
  • Regia: Quentin Dupieux
  • Data di uscita: 17-June-2021