Maria Maddalena è un film drammatico, storico, religioso del 2018, diretto da Garth Davis (“Lion“) con Rooney Mara e Joaquin Phoenix. Distribuito da Universal Pictures è ora disponibile nel catalogo di Netflix. Il film è stato principalmente girato nel sud Italia: a Matera, Gravina in Puglia, Crispiano, Napoli, San Vito lo Capo, Custonaci e Trapani. Altre riprese sono state effettuate in Spagna e a Malta.
Mary Magdalene: la trama
Maria Maddalena è liberamente ispirato alla vita della seguace di Gesù di Nazareth. In Galilea, a Magdala, sulle rive del lago di Tiberiade, è nata e cresciuta Maria (Rooney Mara). Orfana di madre, la ragazza vive con il padre e i fratelli, che pretendono si sposi il prima possibile.
Essendo una fervida credente, Maria non riesce a contrapporsi alla decisione paterna, ma quando comprende che per lei c’è altro, un disegno diverso, rifiuta categoricamente il matrimonio, provocando la collera dei parenti. Si chiude quindi nel suo dolore e nell’impossibilità di vivere la sua vita come vorrebbe.
Ma quando incontra Gesù (Joaquin Phoenix), improvvisamente le è chiaro cosa fare: abbandonare tutto e seguirlo. Si unisce così ai discepoli del Nazareno, facendosi battezzare e seguendolo fino a Gerusalemme.
Durante il lungo viaggio, sperimenta la grandezza di quest’uomo che dice di essere il Messia e di voler cambiare il mondo con l’amore. È testimone di miracoli, insegnamenti, fino ad arrivare sotto la Croce ed è la prima a parlare con Gesù risorto. La vita di Maria Maddalena non sarà più quella di prima.

L’angoscia di un messia vista da una donna
Per secoli, la più grande storia mai raccontata si è sbagliata. Maria Maddalena, una delle donne più riconoscibili nei Vangeli, non era una prostituta, ma un apostolo proprio come Pietro, Matteo, o Giuda. Fu Papa Gregorio nel 591 a iniziare la falsa rappresentazione, che non è stata completamente affrontata dal Vaticano fino al 2016, quando Maria è stata ritenuta una delle persone più importanti nella cerchia di Gesù. Questa è una correzione straordinaria, ed è altrettanto straordinario che un film finalmente la racconti.
Scritto da Helen Edmundson e Philippa Goslett, Mary Magdalene di Garth Davis parla della dedizione quasi maniacale dei seguaci e dell’angoscia di un messia, presentata attraverso l’esperienza di una donna. Rooney Mara interpreta il personaggio del titolo con una delicatezza silenziosa, spesso come una muta osservatrice mentre trova un posto nel mondo e una causa in cui collocare la sua profonda empatia. Lei non era una spettatrice qualsiasi, sostiene questo film, ma una presenza femminile importante al centro degli insegnamenti di Gesù.
All’inizio, Maria vuole scegliere per il suo corpo e la sua vita; non vuole essere semplicemente sposata, come i suoi fratelli e il padre si aspettano da lei. Allo stesso tempo, Maria non è accolta nello spazio di adorazione degli uomini, nonostante l’importanza della fede nella sua vita. I suoi fratelli e il padre deducono che ha bisogno di un esorcismo forzato e quasi la uccidono annegandola. Maria scopre una via d’uscita quando un guaritore di nome Gesù (Joaquin Phoenix) viene in città, e lei decide di diventare una dei suoi seguaci. La connessione di Maria con Gesù è diversa da quelle che ha con gli uomini (tra cui Pietro interpretato da Chiwetel Ejiofor e Giuda da Tahar Rahim), in parte perché capisce che il regno di cui parla Gesù non riguarda lo spargimento di sangue romano, ma la condivisione dell’amore. Mary Magdalene commuove come nessun altro film sul cristianesimo ha mai saputo fare.

Rooney Mara eccellente
Rooney Mara è eccellente in un ruolo che mostra la sua precisione nel recitare. La sua interpretazione è la più contenuta di tutto il film, ma questo non rende il suo lavoro meno potente. Nei momenti più contemplativi , rende la vita interiore del personaggio e, quando il montaggio di Davis si concentra di più su di lei che interagisce con gli esultanti Apostoli o con l’oppresso Gesù, mostra tutta la profondità di un personaggio completo, costruito per lo più in silenzio. In una scena molto emozionante, lei e Pietro si prendono cura delle persone che stanno morendo di fame, e la misericordia che lei comunica come Maria è stupefacente.
In uno dei migliori ritratti di Gesù mai visto, Joacquin Phoenix è più ispirato che nei personaggi come Rasputin, Charles Manson e il Baghwan. Formoso, battuto, ma capace dare la vista ai ciechi, il Gesù di Phoenix è un essere umano visibilmente tormentato dalla potenza e dalla saggezza che operano attraverso di lui.
In Mary Magdalene il regista utilizza con intelligenza la più santa delle espressioni cinematografiche, the magic hour, che è il tempo tra la notte e il giorno, quando il cielo è un mix di acquerello viola, arancio e rosa, rivelando un tipo di bellezza complessa prima di evolvere verso l’oscurità o la luce. La forza di Mary Magdalene inizia spesso con il suo immaginario, che costruisce dalle sue capanne opportunamente sterili e costumi monocromatici per fare apprezzare come la luce naturale è una sfumatura d’espressione stessa. I personaggi che parlano su calmi dirupi mentre il giorno si trasforma in notte, come spesso fanno qui, obbligano a interiorizzare il film in modo più profondo.
Questo film che porta il nome di Maria Maddalena, e che si pone contro la miopia patriarcale della prima e della contemporanea chiesa cristiana, diventa così un racconto diverso del Cristo. Maria diminuisce in modo che Gesù possa aumentare. Si potrebbe vedere come un fallimento. Si potrebbe anche dire che è questo il significato dell’amore puro.