In collaborazione con CG Entertainment (www.cgentertainment.it), RaroVideo rende disponibile su supporto blu-ray L’odore della notte, secondo lungometraggio diretto dal compianto cineasta novarese Claudio Caligari. Cineasta che, dopo il folgorante esordio datato 1983 Amore tossico, tornò appunto dietro la macchina da presa soltanto quindici anni più tardi. Prima di chiudere definitivamente la propria breve filmografia con il bellissimo Non essere cattivo, distribuito postumo nel 2015.
Perché, in un certo senso, è di una ideale trilogia che fa parte L’odore della notte, liberamente ispirato al libro Le notti di arancia meccanica di Dido Sacchettoni.
Un libro verità che ricostruisce le gesta della cosiddetta banda dell’Arancia meccanica, terrore dei ricchi di Roma tra il 1979 e il 1983. Banda che nel lungometraggio è costituita infatti da un gruppo di rapinatori della periferia capitolina specializzati in assalti ai quartieri alti. A cominciare da Remo alias Valerio Mastandrea, in realtà poliziotto della mobile in servizio al nord, ma in licenza nella Città eterna. Il Remo che, ogni qualvolta avvicina le proprie vittime, esclama minaccioso “Un po’ di roba per me!”. Affiancato da Maurizio e Roberto, ovvero Marco Giallini e Giorgio Tirabassi, oltre che dal Rozzo, interpretato dall’Emanuel Bevilacqua preso direttamente dalla strada. Elemento, quest’ultimo, che rafforza l’influenza da parte del Neorealismo, di cui Caligari è stato in maniera evidente degno erede.
Man mano che, oltre a Francesca d’Aloja coinvolta in una piccola parte, il ricco cast sfodera, tra gli altri, Elda Alvigini e Giampiero Lisarelli. Senza contare il cantante Little Tony nei panni di se stesso, perché a suo tempo rapinato nella vita reale dalla famigerata gang di delinquenti. Non a caso, è la sua Cuore matto ad accompagnare i titoli di coda della quasi ora e quaranta di visione. La cui colonna sonora di vecchie hit spazia da Shake your booty di KC and the Sunshine Band ad Aida di Rino Gaetano. Fino a Il cielo è sempre più blu dello stesso.
A ulteriore testimonianza del fatto che, pur manifestando un certo retrogusto da noir francese, la pellicola caligariana ha anticipato tutto il filone post-Romanzo criminale.
Soprattutto nel modo di raccontare in qualità di anti-eroi i suoi protagonisti, come poi avrebbero fatto anche Michele Placido e Stefano Sollima. Protagonisti anarcoidi le cui violente imprese finiscono per incarnare una personale lotta dal sapore quasi socio-politico contro i potenti e i facoltosi. Mentre la passione cinefila del “povero” Claudio emerge sia nell’utilizzo dei fermo immagine e della voce interiore di Mastandrea che in diversi omaggi alla Settima arte. Da quelli a Taxi driver di Martin Scorsese al classico cortometraggio del muto La grande rapina al treno di Edwin S. Porter trasmesso in tv. È quindi d’obbligo il recupero de L’odore della notte in questa versione restaurata in alta definizione. Corredata di sezione extra comprendente dieci minuti di backstage e tre d’intervista al direttore della fotografia Maurizio Calvesi.