Disponibile su Netflix dal 25 marzo, Sulla stessa onda * ricalca uno schema ormai ben consolidato che appartiene agli young adult virati verso il dramma.
Come immaginabile, quest’ultimo dipende dalla malattia che affligge uno dei due protagonisti. Ne è un esempio perfetto il recente Sul più bello, di cui sono stati da poco confermati ben due sequel già in lavorazione (qui la news).
Sulla stessa onda | La trama
Sara (Elvira Camarrone) e Lorenzo (Christian Roberto) sono due teenager amanti della vela, che si incontrano durante un campus estivo. Ben presto la simpatia si trasformerà in qualcosa di più, ma la condizione di Sara getterà nello sconforto e nella confusione Lorenzo.
Cr. Floriana Di Carlo/Netflix
Quest’ultimo non è infatti peparato a ciò che lo aspetta, e il fatto che scopra solo in un secondo momento la realtà lo atterrisce, spingendolo a tratti a fuggire.
La pellicola firmata da Massimiliano Camaiti parte alla grande: il falò sulla spiaggia è un must di quella che è la stagione degli amori, i cui strascichi dureranno a lungo, o forse non se ne andranno mai. Soprattutto in casi come l’estate di Sara e Lorenzo. Il loro rapporto nasce in maniera spontanea, forte di una passione in comune – da cui il titolo.
La simbologia dell’acqua supportata dalle location
Sulla stessa onda ha quindi la possibilità di sfruttare tutta la simbologia e le suggestioni legate all’acqua, al mare, a quel senso di libertà e di selvaticità probabilmente ineguagliabili. La macchina da presa ne segue il movimento, lo esalta, lasciandosi guidare e permettendo allo spettatore di respirarne quasi il profumo.
L’isola di Favignana e Palermo offrono lo scenario perfetto, con i loro colori, l’energia, il calore. Abbracciati da una simile cornice, i protagonisti vivono fino in fondo le loro emozioni. Un crescendo a cui non si riesce a star dietro e che non si può far altro se non sentire.
La storia d’amore veleggia tra gesti inaspettati e ostacoli temuti. La malattia e l’inesorabile scorrere del tempo gravano su Sara e Lorenzo, consci di quanto sia importante cogliere l’attimo.
Sulla stessa onda | Caratteri a tutto tondo per tematiche delicate
Eppure, almeno inizialmente, lei rischia di allontanare il ragazzo. Così entrano in gioco tematiche più delicate e meno banali, come l’accettazione, la paura, la sincerità.
Se è un amico, ti accetterà come sei.
Sulla stessa onda le affronta con la medesima genuinità, riuscendo a soffermarsi quel tanto che basta su ciascuna di esse. Seppur con pochi tratti (ma mai superficiali!), i caratteri dei protagonisti appaiono a tutto tondo. La scelta di contornarli da figure essenziali, quali per esempio la zia di Lorenzo (Manuela Ventura) o il papà di Sara (Corrado Invernizzi), aiuta e arricchisce il quadro.
Se Sara è in qualche modo il motore della vicenda, Lorenzo ne muove gli ingranaggi. Entra nella vita della ragazza in punta di piedi, la conquista poco a poco e le regala ciò a cui pensava di non essere più destinata: la speranza. L’onestà diventa la base della loro relazione, senza compromessi e senza pietà. Il film fotografa una realtà, chiaramente romanzandola e rendendola appetibile per un pubblico meno smaliziato.
L’ampio utilizzo di musica pop non è sempre funzionale, sebbene ogni brano sia scelto con cura e coerenza. Sulla stessa onda rientra nella media del genere a cui appartiene, non distanziandosene per particolari caratteristiche, ma centrando l’obiettivo di intrattenere e, al tempo stesso, trasmettere un bel messaggio.
* Film Netflix in associazione con Mediaset, prodotto da Cinemaundici.
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