Paolo Genovese torna sul set per il suo prossimo film.
“Fra dieci giorni sarò sul set per ‘Il primo giorno della mia vita’, tratto dal romanzo che ho scritto 4 anni fa (pubblicato da Einaudi ndr). Sto lavorando da tanto e ci tengo moltissimo. Girerò interamente a Roma, è una storia sulla forza di ricominciare quando tutto intorno sembra crollare. Ora che vediamo tutto nero, il film arriva nel momento giusto, anche emotivamente”.
Il regista lo racconta a Capri, Hollywood on line il suo 2021, un anno che riaperture dei cinema permettendo, potrebbe portare subito in sala il regista romano.
”L’uscita di Supereroi, con Jasmine Trinca e Alessandro Borghi, era prevista a gennaio per Medusa. Vedremo che cosa succede, aspettiamo e resistiamo, abbiamo voglia di mostrarlo al cinema, la sala restituisce un’emozione che nessun altro mezzo può dare. I film si fanno per il pubblico e per farli vedere sul grande schermo. Nel 2021 potrei ritrovarmi con due film pronti – nota Genovese – che ancora nessuno ha visto: è paradossale e un po’ frustrante. Sono però ottimista, la sala è un posto che può essere sicuro, con adeguati distanziamenti e tutte le precauzioni”.
Il produttore del festival Pascal Vicedomini accoglie Genovese nella sua Capri, Hollywood virtuale, un evento che lo ha spesso visto protagonista, tra l’Italia e Los Angeles, sull’onda del successo mondiale di ‘Perfetti sconosciuti’. Al centro della lunga chiacchierata con l’autore (dopo l’anno drammatico dell’incidente, in cui sono morte a Roma le giovani Gaia e Camilla, per il quale il figlio Pietro è stato appena condannato a 8 anni), c’è il set.
”Sono orgoglioso del mio cast, lavoro per la prima volta con Toni Servillo, il personaggio che interpreta è difficile, sospeso tra il reale e il surreale, troveremo insieme una chiave interpretativa. Poi ci sono MargheritaBuy,VittoriaPuccini,ValerioMastandrea,SaraSerraiocco, è un film corale”. (ANSA).
Il romanzo
Un uomo, due donne e un ragazzino convinti di aver toccato il fondo incontrano un personaggio misterioso che gli regala sette giorni per scoprire come sarebbe il mondo senza di loro. E, se possibile, per innamorarsi ancora della vita.