È mattina presto, il mare di Ostia è calmo. Un uomo bussa a casa di una signora: le venderà un orologio. È sempre mattina presto quando, qualche giorno dopo, un giovane assistente di filosofia verrà lasciato fuori dal gruppo scelto per la riesumazione del corpo di Nietzsche. Due torti subiti. Due famiglie apparentemente incompatibili: i Pavone e i Vismara. Borghese e intellettuale la prima, proletaria e fascista la seconda. Nuclei opposti che condividono la stessa giungla: Roma. Un banale incidente farà collidere quei due poli. E la follia di un ragazzo di venticinque anni scoprirà le carte per rivelare che tutti hanno un segreto e nessuno è ciò che sembra. E che siamo tutti predatori.
Note del regista:
Questo è un film corale, ma i personaggi non lo sanno. Ognuno di loro è solo, perso in quel tratto di vita in cui nessuno sembra capirti e vorresti che tutto andasse dall’altra parte. Invertire il corso per vivere la propria speranza: è questa la loro battaglia. D’altronde, essere felici è un mestiere difficile. A volte, un mestiere da “predatori”. In Federico ho catalizzato un sentimento di alienazione, un carico di frustrazione enorme, che nasce dalla differenza che c’è tra quello che sei e quello che gli altri pensano tu sia. Un carico inquietante che può portare a gesti estremi. A me, fortunatamente, ha fatto scrivere un film. Questo.
Pietro Castellitto è figlio di Sergio Castellitto e Margaret Mazzantini. Nel suo curriculum d’attore ci sono Non ti muovere, Venuto al mondo, È nata una star, La profezia dell’armadillo e Freaks Out, l’attesissimo secondo film di Gabriele Mainetti che arriva nei cinema in autunno. Dopo due film sotto la guida del papà, inevitabile Pietro Castellitto ha iniziato un suo percorso con scelte di genere che mostrano un nuovo cinema italiano fatto sperimentazione e molta ironia. Pietro Castellitto ha studiato Filosofia all’università, e in un’intervista di qualche anno fa ha raccontato: “era l’unica materia che al liceo seguivo con vera passione. Il mio filosofo preferito è Friedrich Nietzsche, mi attira la capacità con cui è riuscito a usare la sua sofferenza anziché farsene travolgere”.
Sull’essere a Venezia in un periodo così difficile per tutto il mondo ha così dichiarato:
“C’è un che di bellico in quest’alba veneziana e farne parte è motivo di orgoglio. Ringrazio Alberto Barbera e tutti i selezionatori per la fiducia data. Spero di esserne all’altezza”.
Da attore il giovane Castellitto sta per cimentarsi in una sfida: sarà Totti nella serie tv Sky, dal titolo provvisorio Speravo de morì prima – come da striscione nel giorno dell’addio -, un racconto in sei episodi sugli ultimi due anni di carriera del leggendario capitano e numero 10 della Roma.
I Predatori: Crediti tecnici
PRODUZIONE 1: Domenico Procacci, Laura Paolucci – FANDANGO SPA
PRODUZIONE 2: Rai Cinema