Balto e Togo, la leggenda: un’avventura per tutta la famiglia
Dal #Giffoni50 il film è in uscita nelle sale cinematografiche dal 3 Settembre. La pellicola di Brian Presley racconta una straordinaria storia di vero coraggio.
Presentato in anteprima al #Giffoni50, Balto e Togo, la leggenda è un film del 2020 diretto da Brian Presley e interpretato dallo stesso Presley, da Treat Williams e da Brad Leland. Sarà in uscita al Cinema dal 3 Settembre.
Il film presenta una struttura narrativa semplice e avventurosa con toni pacatamente drammatici, ideali per tutta la famiglia.
Trama
Siamo nel 1925. Il Film ripercorre la vera eroica Corsa al Siero di un musher (un conducente di una slitta di cani), Leonhard Seppala ( Brian Presley) e del suo fedele amico a quattro zampe Togo. Assieme ad altri professionisti della neve sfidano una temperatura di 60 gradi sotto zero percorrendo 700 miglia in mezzo ad una bufera. Lo scopo è quello di salvare un intero villaggio dell’Alaska, Nome, dove i bambini stanno morendo di difterite. Per salvarli occorre una medicina che non può arrivare via aria per via delle condizioni atmosferiche avverse. Tra le bambine infette c’è Singrid, la figlia del protagonista. Ecco perché lui si offre di coprire una distanza sette volte maggiore di quella dei colleghi e vuole al suo fianco solo Togo, nonostante l’età avanzata (12 anni) e la stanchezza palese. Singrid ( interpretata dalla vera figlia di Presley) viene affidata alle cure del Dr Welch ( Treat Williams) e di Constance, (Brea Bee) dolce infermiera innamorata di Leonhard.
Balto e Togo, la leggenda: avventura e coraggio ma con qualche lentezza
Brian Presley ha affermato di aver impiegato dieci anni per mettere in scena il Film e di aver trascorso otto giorni a meno 25 gradi per una spedizione di slitte lungo il Mare di Bering.
È così che ha sperimentato davvero su stesso gli stati d’animo dei protagonisti: aveva necessità di sfidare sulla sua pelle la natura e i limiti fisici per comprendere la difficoltà dell’ardua impresa compiuta dai suoi protagonisti.
“Mi è nata una grandissima ammirazione per la forza d’animo di questi
uomini e di questi cani e per le circostanze che hanno dovuto affrontare per salvare
la città di Nome. Il potere del loro spirito e la forza della fede che devono aver
avuto, ha motivato la storia di Seppala e Togo che ho scelto di raccontare. Per me,
il messaggio di Balto e Togo: La leggenda è che dal vero altruismo e dalla fede,
specialmente nelle condizioni più avverse, può nascere la versione più potente
dell’amore” , ha affermato il regista.
Dal punto di vista della strutturazione scenica, il Film presenta un’ottima fotografia nei momenti girati fra i monti e per i paesaggi naturali, ma sembra un pò forzato, visivamente, nella parte della tempesta di neve.
Qui si perde a volte la sensazione del vero contatto con la Natura.
La sceneggiatura soffre di momenti di lentezza e di vuoti contenutistici. Concentrata sul tema della pandemia, non mette bene a fuoco personaggi e dinamiche interne ai rapporti, che vengono così trattati con qualche superficialità. Manca anche la freschezza necessaria ad un racconto pensato soprattutto per una fascia di età media-infanzia e molto spesso la narrazione è appesantita da retoriche scene oniriche un po’ ripetitive. La sensazione di sceneggiato televisivo è spesso avvertita e la recitazione di Brian Presley è un po’ monocorde. La pellicola non sembra aggiungere quindi nulla di nuovo ad una storia ben conosciuta e non valorizza a sufficienza le figure di Togo e Balto.
IL SUONO E LA MUSICA A contribuire e a rafforzare la voce della tempesta nel Film è stato invece il suono, per mano di William Tabanou. Scegliendo alcuni momenti per lasciare che la colonna sonora originale di John Koutselinis, eseguita dall’Orchestra Filarmonica della Città di Praga, aumentasse e conducesse la narrazione emotiva, optando invece in altri momenti per azzerare completamente la musica e ascoltare il rombo della bufera di neve o il silenzio assordantedell’ospedale, il sound mix è stato un aspetto importante del film.
Balto e Togo: una Storia vera
La pellicola si ispira alla vera storia di Togo e Balto, due Siberian Husky appartenenti all’addestratore Leonhard Seppala e diventati famosi appunto dopo lo scoppio dell’epidemia di difterite nel 1925, che colpì la città di Nome. Le condizioni climatiche erano terribili ed era impossibile raggiungere la città. Entrambi i cani avevano una nobile storia alle spalle.
Il nome di Togo, nato nel 1913, viene da quello dell’ammiraglio della flotta giapponese Heihachiro Togo. Leonhard Seppala lo definì il “cane migliore di sempre”, non solo per la sua intelligenza, ma anche per la sua forte lealtà e la sua resistenza. Già a 8 mesi aveva percorso più di 160 miglia. Durante la “corsa del siero“, fece una staffetta di oltre 1085 km, nella quale il percorse il tratto più pericoloso per riuscire a portare il siero anti-difterite. Togo ebbe moltissimi figli ed è considerato uno dei padri della razza dei Siberian Husky.
Balto, sempre appartenente a Leonhard Seppala, fece invece la staffetta con Gunnar Kaasen.
Balto percorse il tratto finale che completò la corsa. Per questo divenne molto famoso e ispirò sia un cortometraggio sulla sua storia che un cartone animato.
Gunnar Kaasen con Balto
Diventato un eroe, Balto fu poi ceduto come cane da esibizione, ma un commerciante che lo notò in cattive condizioni, organizzò una raccolta di beneficenza per comprarlo e curarlo. Balto morì all’età di 11 anni, mentre Togo visse fino ai 17.
A New York, a Central Park, è presente una statua di Balto, per ricordare a tutti le sue grandi imprese. Il corpo di Balto imbalsamato si trova nel Museo di Storia Naturale a Cleveland,mentre quello di Togo è invece conservato nel Museo di Storia Naturale di Wasilla in Alaska.
Balto e Togo: tante versioni al Cinema
Già la Amblimation col sostegno di Steven Spielberg, aveva messo in scena questa avvincente storia nel 1995, con il cartoon Balto, doppiato tra gli altri da Kevin Bacon. (Il film è disponibile in streaming su CHILI e I tunes)
Nel 2019 è invece Disney+ a riproporre l’incredibile vicenda con la pellicola Togo, diretta da Ericson Core.
Nel cast Willem Dafoe, Julianne Nicholson, Christopher Heyerdahl.
Il film Disney, scritto da Tom Flynn, era forse riuscito a valorizzare maggiormente il rapporto tra l’uomo e il suo cane, evidenziandone il legame simbiotico. Il cane è vero protagonista insieme al suo incondizionato amore per il suo padrone. Amore che annulla tutto il resto. Intensa l’interpretazione di Willem Dafoe.
Togo e Balto: location
Sebbene l’azione si svolge in Alaska, il Film è stato girato durante l’inverno in Colorado. in location diverse Alla fine la troupe si è stabilita nella piccola città di montagna di Silverton, in Colorado, con una popolazione di 650 abitanti.
Le riprese sono durate 40 giorni a una temperatura media di 15° F. La giornataè spesso iniziata a 0° F, con una massima di 30° F e -10° F durante la notte. Per combattere le condizioni meteorologiche la troupe ha creato stazioni di riscaldamento.
Balto e Togo, la leggenda: trailer
Balto e Togo, la leggenda
Anno: 2020
Durata: 83 minuti
Distribuzione: Notorious Pictures
Genere: avventura drammatico
Nazionalita: USA
Regia: Brian Presley
Data di uscita: 03-September-2020
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