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In occasione d’un workshop sul suono diretto da Marco Fiumara, al Cineclub Detour è stato possibile rivedere Bibione Bye Bye One, lavoro del 1999 diretto e prodotto in indipendenza da Alessandro Rossetto curato sotto l’aspetto fonico da Fiumara stesso.
Il film è un ritratto in bianco e nero della cittadina veneta, che un universo sociale particolare, quello che il regista stesso ha chiamato una umanità alla deriva, elegge a meta di balneazione per un turismo d’omologata spensieratezza.
Profondo conoscitore dei luoghi nodali e delle situazioni emblematiche che appaiono sulla pellicola, Rossetto ha girato la sua opera durante tre estati degli anni ’90, giovandosi dunque d’una rara possibilità di lavorare e meditare in tempi lunghi sul materiale filmato e sulle dinamiche vitali d’un luogo come Bibione. Ne viene fuori un flusso di eventi che sfugge ad una narratività precisa, una passerella non scontata di personaggi che la macchina da presa coglie in atteggiamenti dal carattere grottesco, involontariamente comico, delirante o s-pensierato, ma sempre carichi di una buona dose di autenticità, di spontaneità non danneggiata dall’occhio pesante dell’obiettivo.
Un lavoro da ascoltare ancora più che da vedere, un film in cui le immagini emergono dal torpore dei tempi sonnacchiosi dell’estate e si lasciano guidare da una banda sonora notevole, fatta di suoni registrati in presa diretta, musiche legate ai luoghi e voci narranti un passato vacanziero che non c’è più eppure sembra ancora identico.
Salvatore Insana