LUCIFER, Tom Ellis e il male che diventa umano

Lucifer con Tom Ellis è su Netflix. Ecc cosa devi sapere sulla serietv. A seguire la recensione.

Lucifer parla di come Lucifer dopo aver litigato con Dio abbandona il suo regno insieme all’alleata Mazikeen e si trasferisce a Los Angeles dove apre un night club di nome “Lux”, che in breve tempo diviene molto conosciuto grazie al giro di favori che il suo nuovo proprietario dispensa a più parti.

Tutta la serie è ricca di allusioni all’eccitante ma superflua vita del cinema losangelino.

Inizialmente cancellata da FOX, poi acquistata e salvata da Netflix,  Lucifer è tra le serie più amate e discusse del momento.

La quinta stagione del drama soprannaturale con Tom Ellis nei panni di un moderno Lucifero sarà tra poco di nuovo sulla piattaforma ormai adorata dai fan, con ben 16 nuovi episodi che verranno rilasciati in due differenti release, la prima il 21 agosto 2020.

Se in un primo momento la quinta stagione era stata annunciata come l’ultima, pare proprio che Netflix ci abbia ormai ripensato visto l’enorme successo della serie, tratta da un fumetto DC Comics nell’etichetta Vertigo, la stessa della DOOM PATROL (anche questo, fumetto tradotto in immagini da Netflix).

Ci si chiede cosa possa interessare e appassionare tanto di questo racconto paranormale in cui si sovrappongono storie di investigazione, crimini, punizioni e persecuzioni di un personaggio direttamente mutuato dalla tradizione cattolica.

Cosa non piace alla Chiesa di Lucifer la serieTv Netflix

È proprio questa identità che ha provocato la censura, causata dalle feroci critiche di coloro che la reputavano blasfema.
Invece la serie, per chi non è un fervente credente, lascia spazio a molti punti di assoluta aderenza alla figura di Lucifero non come un simbolo dell’adorazione del male, ma come colui che lo identifica negli esseri umani per punirlo e trarne giovamento, una sorta di dannazione eterna senza via di uscita.

Nei panni del protagonista abbiamo una grande scoperta: Tom Ellis, un coacervo di qualità, in cui si unisce la bravura della scuola inglese, un fascino irresistibile, la comicità sovrapposta a un “British accent”, che lo rende comico e seduttivo al contempo.

Lucifer decide di spostarsi dagli Inferi per raggiungere la Terra e gli Uomini, nel passaggio ad un mondo inizialmente reputato assurdo, si comincia dopo un pò di tempo ad affezionare al genere umano e in particolar modo ad una donna speciale Chloe Decker, interpretata dalla californiana Lauren German.

L’incorruttubile e bella detective incanta Lucifer, che addirittura sceglierà di utilizzare i propri poteri per cooperare nella LAPD (Los Angeles Police Department) per poi con sorpresa accorgersi che la presenza di Chloe lo rende vulnerabile.

Lucifer e la sessualitá

È inutile ignorare dall’inizio che si tratti anche di una love story in salsa paranormale e che tutti i personaggi, saranno coinvolti in questioni di cuore e sesso. Infatti uno degli elementi che più emerge con discrezione estetica ma senza barriere linguistiche è proprio il rapporto dei personaggi con la sessualità: Amenadiel, fratello di Lucifer e Angelo puro sarà uno dei più colpiti dai sentimenti codi come l’assistente del Re delle Tenebre, Mazie (Lesley-Ann Brandt)perderà la testa prima per Amenadiel (D.B Woodside) e poi per una donna.

Lo stesso Lucifer è un’entità caratterizzata da una sessualità “liquida” seppur ama solamente Chloe…

Il locale notturno Lux, tra abbordaggi, risse, alcool e solitudine

Teatro di molte delle vicende è il “Lux” locale comprato da Lucifer nel cuore di LA, in cui accadono avvenimenti non lontani dalla realtà, per chi conosce la metropoli californiana: stuoli di donne che si esibiscono in veri e propri show, abbordaggi di più natura, risse, delinquenza sovrapposta alla gente facoltosa e famosa.

La parodia di Hollywood

La bellezza di Lucifer consiste anche in una certa parodia anche sul mondo hollywoodiano: come non considerare il fatto che Chloe è figlia di un’attrice famosa, che la spinge a recitare sin da bambina per poi approdare a un film celebre ma “hot”?

Tutta la serie è ricca di allusioni all’eccitante ma superflua vita del cinema losangelino.

Una dicotomia ricorrente, che ci fa sognare ma anche riflettere sulla spettacolarizzazione di un mondo, in cui paradossalmente un Angelo Decaduto sembra essere tornato per ristabilire un ordine perduto.