Su Nove alle 21,25 Frankenstein Junior di Mel Brooks, con Gene Wilder
Il quarto film di Mel Brooks è senza dubbio la sua opera più riuscita e, probabilmente, una delle più citate commedie di sempre. Eccezionali e spassosissime le interpretazioni di Gene Wilder e Marty Feldman, entrate di diritto nella storia del cinema e nell’immaginario comune
Su Nove alle 21,25 Frankenstein Junior, un film del 1974 diretto da Mel Brooks. È il quarto film di Brooks, a partire da un’idea di Gene Wilder, che è anche autore della sceneggiatura insieme al regista. Campione d’incassi nel 1975, la pellicola si rifà in senso parodistico al romanzo di Mary Shelley e agli altri celebri film da esso ispirati, che hanno come capostipite Frankensteindi James Whale del 1931. Il film è interamente girato in bianco e nero, adottando una fotografia e uno stile anni Trenta, giocando anche sulle transizioni tra una scena e l’altra proprio per riprendere anche esteticamente i toni del film di Whale. Questo risultato è stato raggiunto utilizzando perfino gli attrezzi di scena del film originale, ricollocati nelle stesse posizioni e negli identici studi di ripresa.
Sinossi Frederick Frankenstein (Wilder), erede del famoso barone, è un brillante scienziato di una università americana. L’apertura del testamento del suo avo lo costringe a raggiungere frettolosamente la Transilvania. L’amore per la scienza, il caso e una qualche inclinazione genetica lo spingono ben presto a ripetere l’esperimento del barone. Funziona tutto bene, tranne che il servo Igor, incaricato di prelevare il cervello di un genio, preleva quello di un pazzo.
Il quarto film di Mel Brooks è senza dubbio la sua opera più riuscita e, probabilmente, una delle più citate commedie di sempre. Dopo Mezzogiorno e mezzo di fuoco (1974), il regista americano riconferma l’impostazione parodica (la sua specialità), ma abbandona la satira e le volgarità, dando vita a una raffinata commedia ricolma di amore per il cinema degli anni trenta (Brooks volle addirittura riutilizzare gli attrezzi originali del Frankenstein di James Whale, datato 1931), dove le atmosfere nebbiose e lo splendido bianco e nero di Gerald Hirschfeld assurgono a ruolo di assoluti protagonisti, mentre la sceneggiatura sottilmente cinéphile privilegia i dialoghi surreali alle gag slapstick.
Eccezionali e spassosissime, comunque, le interpretazioni di Gene Wilder e Marty Feldman, entrate di diritto nella storia del cinema e nell’immaginario comune. Grande successo di critica e pubblico, inserito al tredicesimo posto nella classifica delle migliori commedie di sempre dall’American Film Institute. Dopo Frankenstein Junior, tuttavia, Mel Brooks non riuscirà più a rimanere su livelli così alti, intraprendendo una parabola discendente che lo porterà a diventare, nel giro di pochi film, una spenta caricatura di se stesso.
Anno: 1974
Durata: 105'
Genere: Commedia
Nazionalita: USA
Regia: Mel Brooks
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