Florian Henkel Von Donnersmarck nasce a Colonia nel 1973, da una famiglia di origine nobile. È il figlio minore di Leo-Ferdinand Graf Henkel Von Donnersmarck, ex presidente della divisione tedesca del Sovrano Ordine di Malta, e di Anna Maria Von Berg. Questo gli permette di avere la doppia nazionalità, tedesca e austriaca. La sua famiglia tiene molto alla sua formazione e fin da bambino impara presto a parlare correttamente ben cinque lingue. Si diploma alla scuola superiore Evangelisches Gymnasium zum Grauen Kloster, studiando con profitto letteratura russa a Leningrado. Consegue un master per i suoi studi in filosofia, politica ed economia al New York College, Università di Oxford.
Inizi della sua carriera professionale
Nel 1977 inizia ad avvicinarsi al mondo del cinema con la visione di film come Varietè. Nel 1996 vince una borsa di studio di regia con Love in War e inizia a studiare regia di fiction televisive a Monaco di Baviera, collaborando con Wim Wenders e Roland Emmerich. Realizza il suo primo film dal titolo Dobermann che batte il record di riconoscimenti vinti per un cortometraggio realizzato da uno studente.
Successo internazionale
La sua carriera arriva a una svolta con il film Le Vite degli altri, al quale si dedica per ben tre anni, scegliendo la solitudine dell’Abbazia di Hellingenkreuz per scriverne la sceneggiatura. Vi rimarrà per un mese. Il film vince l’Oscar nel 2007 come Miglior Film Straniero e ottiene ben tre European Film Awards (Miglior Film, Miglior Attore e Miglior sceneggiatura). Nel 2010 dirige Johnny Depp e Angelina Jolie in TheTourist, thriller romantico molto apprezzato anche per le sue location per gran parte italiane. Il film è nominato a tre Golden Globe.
Ultimi progetti
Il suo ultimo film è Opera senza autore. Il regista rievoca la Germania della seconda Guerra mondiale attraverso la storia del pittore Kurt Barnet, educato fin da piccolo alla bellezza dell’arte dalla zia Elizabeth, una donna fragile che finisce in un istituto psichiatrico e morirà tra mille sofferenze. Tra i responsabili vi è il dottor Seebad, ginecologo al servizio del Terzo Reich, che la condanna alla camera a gas definendola mentalmente instabile.
