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Serie Tv

‘I’m not ok with this’ la serie targata Netflix, amatissima dai più giovani

I’m not ok with this, la serie tv targata Netflix, è in breve tempo diventata una delle più amate dai giovani. Il segreto? Il saper raccontare l’adolescenza attraverso gli occhi di una "super-normal girl"

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L’adolescenza, si sa, è sicuramente il periodo più complicato della vita di una persona. Popolarità, successo, condivisione sono ambizioni di ogni ragazzo di oggi insieme a un inconscio desiderio di restare allo stesso tempo sempre se stessi, senza “dover seguire l’onda”. Questo contraddittorio melting pot di sensazioni contrastanti è perfettamente espresso nel volto del personaggio di Sydney Novak, interprete centrale di I’m not ok with this, nuova serie di successo firmata Netflix. La serie, ideata da Jonathan Entwistle e Christy Hall, è tratta da una graphic novel di Charles Forsman.

Dentro Sydney è un’esplosione continua di emozioni, paure, insicurezze, smarrimenti. In una situazione familiare  difficile (il padre si è ucciso e la madre è da allora completamente assente), Sydney è ormai sola, schiacciata da un fratello minore molto più “sveglio” di lei.

Un giorno la ragazza scopre che, ogni volta che si arrabbia o che soffre, si scatenano in lei dei poteri incontrollabili che cercherà col tempo di capire e domare.

I suoi unici rapporti stabili sono con Dina, amica del cuore, e Stanley, innamorato, senza speranze, di lei.

Con molti richiami e omaggi a Carrie di Stephen King ( pubertà associata a esplosione dei poteri) e a Stranger Things, altra serie cult di Netflix, I’m not ok with this funziona per svariati motivi tra cui il cast formato da bravi interpreti. La protagonista, Sophia Lillis, (già vista nell’ottimo Sharp Objects e in IT) è  credibile e naturale. Una recitazione, la sua, mai ostentata e che spesso potrebbe limitarsi alla sua semplice presenza sullo schermo. Accanto a lei il giovane e promettente Wyatt Olef, anche lui già interprete di IT.

Varie le tematiche affrontate: oltre a quella più immediata del passaggio dall’infanzia all’età adulta (con la scoperta della sessualità), è sicuramente centrale il tema del lutto e della perdita con la conseguente assenza della famiglia come nucleo guida. L’elaborazione mancata della morte di un genitore e l’alienazione successiva dell’altro hanno delle ripercussioni su Sidney che rappresentano un po’ il fulcro della storia: i suoi poteri sono solo metafora di un dolore che la consuma dentro e che riempie di drammaticità (forse eccessiva a volte) tutta la serie.

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