Addio a Rutger Hauer

“Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi”. Anche per questa frase di Blade Runner, passata alla storia del cinema, sarà ricordato Rutger Hauer, morto all’età di 75 anni. L’attore olandese deve la sua fama soprattutto al kolossal di fantascienza del 1982, un vero e proprio cult diretto da Ridley Scott che vantava nel cast anche Harrison Ford. Nel film interpretava l’androide Roy Batty. La notizia della morte di Rutger Hauer è stata diffusa dal suo agente. L’attore si è spento nella sua casa nei Paesi Bassi il 19 Luglio, oggi sono stati celebrati i funerali.

Una lunga carriera contrassegnata da grandi film e altrettanto grandi cadute, Hauer è stato protagonista di alcuni tra i film di maggior successo dell’inizio degli anni ottanta. Oltre al già citato Blade Runner, vanno segnalati, per motivi diversi, i vari film cult come Ladyhawke e I falchi della notte, al fianco rispettivamente di Michelle Pfeiffer e Sylvester Stallone. E poi le collaborazioni con registi italiani come Ermanno Olmi, Lina Wertmuller e Dario Argento.

Hauer svolgeva attività a favore dell’ambiente e nel sociale. Nel 1994 si batté per la liberazione del cofondatore di Greenpeace Paul Watson (successivamente fondatore di Sea Shepherd Conservation Society), arrestato con l’accusa di avere causato l’affondamento di una nave baleniera. Ha costituito una fondazione, la Rutger Hauer Starfish Association per la ricerca sull’AIDS e l’aiuto dei malati nel mondo. Nel 2007 ha pubblicato un’autobiografia, All Those Moments: Stories of Heroes, Villains, Replicants, and Blade Runners, scritta con Patrick Quinlan.