Ogni stanza un film, ma più che altro un modo nuovo di interpretare la realtà per essere riproposta sul grande schermo. È l’esposizione che il Design Museum di Londra dedica a Stanley Kubrick a 20 anni dalla sua scomparsa (26 luglio 1928 – 7 marzo 1999), rendendo omaggio alla sua visione e al suo modo di utilizzare Londra per le ambientazioni di alcuni dei suoi maggiori capolavori, tra tutti Arancia meccanica (A clockwork orange).
Infatti, dopo essere nato e cresciuto a New York e aver girato negli States alcune delle sue prime pellicole, tra le quali Spartacus, Kubrick decide di trasferirsi in Europa, e Londra in particolar modo, perché riteneva che Hollywood non fosse ancora pronta al suo modo di girare. Una scelta che si è rivelata azzeccata, tanto che nel giro di pochi decenni i suoi Dr. Stranamore, 2001: Odissea nello spazio, Shining, Full Metal Jacket e Eyes Wide Shut non solo hanno rivoluzionato il cinema su scala globale, ma sono tuttora alcune delle maggiori pellicole analizzate dagli studenti di cinematografia in tutto il mondo.
Da domani, 26 Aprile, fino al 15 Settembre, al Design Museum sarà possibile ammirare oggetti di scena, costumi, modelli e fotografie originali che hanno dato vita ai molti capolavori di Kubrick, facendo luce sul suo meticoloso processo creativo e sull’interesse costante per l’architettura e il design, come così come le sue collaborazioni con protagonisti del design come l’illustratore Saul Bass e il costumista Hardy Amies.
”Una mostra assolutamente da non perdere”, assicura Steven Spielberg, amico e collaboratore di Kubrick, nell’ultimo periodo della sua vita. Nato a New York nel 1928, Kubrick è morto nel 1999 in Gran Bretagna, dove ha lavorato per 40 anni e che aveva scelto come patria d’elezione. Dunque, a 20 anni dalla sua morte, Londra lo vuole ricordare esaltandone l’opera con una mostra che si sviluppa attraverso un percorso espositivo che copre un arco temporale di oltre 30 anni della sua carriera ed è composta da oltre 700 tra reperti, film, video, sceneggiature, testi, disegni, schizzi, abiti di scena (come i vestitini azzurri delle due gemelline di Shining), macchine da presa e documenti di grande valore, provenienti da collezioni pubbliche e private in tutto il mondo.