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Il complicato mondo di Nathalie: la crisi di mezz’età raccontata dai fratelli David e Stéphan Foenkinos

Un’agrodolce dramedy in salsa transalpina che funziona a fasi alterne, del cui peso se ne fa carico la sempre affidabile Karin Viard

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Se per l’Amelie di Jean-Pierre Jeunet il mondo era favoloso, quello della protagonista dell’opera seconda dei fratelli David e Stéphan Foenkinos a quanto pare è decisamente complicato. Lo dice il titolo italiano scelto da Officine UBU per accompagnare nelle sale nostrane Jalouse, dramedy agrodolce in salsa transalpina che ci trascina al seguito di Nathalie, una professoressa di lettere divorziata e madre premurosa che sta attraversando una fase complicata della propria vita. La figlia, la migliore amica, l’ex marito: le sembra che tutti siano contro di lei e che nessuno riesca a comprenderla. Nathalie inizia così a fare i conti con se stessa e con gli altri per dare un senso al suo sentimento d’insoddisfazione e nostalgia dei bei tempi andati. Ma i suoi sbalzi d’umore e il suo graffiante sarcasmo mettono a dura prova le persone che la circondano. Cosa starà accadendo a Nathalie?

Facile intuirlo, ma lasciamo comunque alla visione del film il compito di dare una risposta. Ma una cosa è certa: la crisi di mezz’età ci ha messo seriamente lo zampino. Ed ecco qua che il film della coppia francese, di ritorno sul grande schermo a distanza di sei anni da La délicatesse, ci restituisce l’ennesimo ritratto di una donna che si trova a fare i conti con lo scorrere inesorabile delle lancette dell’orologio, così come è stato per le protagoniste di Tutti gli uomini di Victoria, I giorni dell’abbandono e Assolo. Anche qui si assiste alla caduta e al tentativo di rinascita di una donna costretta a scontrarsi, suo malgrado, con il tempo che passa e con gli inevitabili cambiamenti che ne derivano.  Il complicato mondo di Nathalie è la cronaca tragicomica e romanzata di questo transito, nel quale il pubblico femminile può trovare corrispondenze e maggiore empatia.

In generale, chi si approccia al film avrà modo di divertirsi con scene che dispensano sorrisi e con altrettante che restituiscono malessere, in un cambio di registri continuo che funziona a fasi alterne. I colori e i toni della commedia e del dramma si cedono il posto sulla tavolozza, quanto basta per dipingere sullo schermo il profilo di una donna che prova a combattere quotidianamente con se stessa e, soprattutto, con ciò che la circonda, in un “battaglia” giornaliera con gli affetti e con le nuove generazioni (la figlia, la compagna dell’ex marito e con la collega più giovane, appena arrivata nella scuola dove insegna). Il tutto in un racconto che strutturalmente presenta fragilità e digressioni che allungano la timeline quei venti minuti di troppo che si fanno sentire nell’economia globale. Quando e se le cose girano come dovrebbero, al contrario, il merito è della sempre affidabile Karin Viard (nomination per la migliore attrice all’ultima edizione dei Premi César) che si fa carico del personaggio e della storia, valorizzando il meglio che le è stato messo a disposizione e regalando al pubblico l’ennesima prova significativa della sua fortunata carriera. Una certezza.

  • Anno: 2017
  • Durata: 107'
  • Distribuzione: Officine UBU
  • Genere: Commedia, Drammatico
  • Nazionalita: Francia
  • Regia: David Foenkinos, Stéphan Foenkinos
  • Data di uscita: 11-October-2018