La fuoriuscita
di Giuseppe Lago
Edizioni Alpes
La Fuoriuscita di Giuseppe Lago mette in contrapposizione due esempi di psicoterapia. In uno, incarnato dalla figura di Livio Spada, si cerca la relazione tra terapeuta e paziente in uno scambio in cui la personalità del primo non prevarica sul secondo, permettendone la crescita. Nell’altro, incarnato dalla figura di Adele Lussari, si fa riferimento a un terapeuta che si erge al di sopra di tutto, che non aiuta a migliorare ma anzi azzera l’individualità del paziente.
Il romanzo progredisce mostrando questi due aspetti, e facendo vedere quali ripercussioni avranno sui personaggi. Qualcuno ne uscirà migliorato, un altro non sopravvivrà e un altro ancora dovrà rendersi conto della catastrofe che ha generato. La trama non stanca, è incalzante e i dialoghi brillanti. L’antagonista è tratteggiata benissimo e fa davvero rabbia. È una storia che non lascia indifferenti.
Hermes D’Arienzo
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