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Guido Ceronetti – Il filosofo ignoto: quando il cinema diviene preziosa testimonianza

‘La telecamera ruba l’anima’: fu proprio con queste parole che Guido Ceronetti, nei primissimi anni novanta, scoraggiò la proposta di un film-documentario sulla sua figura e il suo teatro. L’interessato era niente meno che Federico Fellini. Poeta, filosofo, scrittore, traduttore, giornalista e drammaturgo: l’eclettismo dell’attività creativa di Ceronetti impedisce di inserirlo in una qualsivoglia categoria

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Chi è Guido Ceronetti? In molti lo adorano, quasi fossero sacerdoti del suo culto; altri ne ignorano l’esistenza. Poeta, filosofo, scrittore, traduttore, giornalista e drammaturgo: l’eclettismo dell’attività creativa di Ceronetti impedisce di inserirlo in una qualsivoglia categoria. Un individuo non allineato per eccellenza, che ha percorso in lungo e in largo la vita culturale, artistica e filosofica del nostro paese, prestando incessantemente la propria opera, rivendicando ostinatamente un’irrinunciabile indipendenza che gli ha consentito di evitare di essere impagliato e venir depositato in qualche archivio istituzionale. Uomo di vasta erudizione e di sensibilità umanistica, cominciò a collaborare nel 1945 con vari giornali; la sua presenza sul quotidiano La Stampa ebbe inizio nel 1972. Di rilievo è la sua attività di traduttore, sia dal latino (Marziale, Catullo, Giovenale), sia dall’antico ebraico (Salmi, Qohèlet, Cantico dei Cantici, Libro di Giobbe e Libro di Isaia), nonché il suo interesse divulgativo per testi orientali come la Bhagavadgītā. Nel 1970 creò il Teatro dei Sensibili, un ‘teatro di appartamento’, insieme alla moglie Erica Tedeschi. Riservato a pochi intimi – tra cui Eugenio Montale, Guido Piovene, Valentino Bompiani, Luis Buñuel e Federico Fellini -, nel corso degli anni è divenuto itinerante, pubblico dal 1985, e vanta una compagnia di attori omonima. Il teatro ceronettiano si caratterizza in modo singolare nel panorama italiano per l’uso delle marionette ideofore, cui l’attore-sensibile infonde movimento attraverso sottili fili e voce. “Dare gioia è un mestiere duro” è il motto dei Sensibili. Nel 1981 Ceronetti introdusse in Italia E.M. Cioran, definendo lo scrittore rumeno-francese “squartatore misericordioso“; a sua volta Cioran dedicò a Ceronetti uno dei suoi Esercizi di ammirazione.

Francesco Fogliotti ed Enrico Pertichini danno corpo a un’impagabile testimonianza, laddove, invece di farsi risucchiare dall’inopportuno desiderio di monumentalizzare l’uomo e la sua opera, riescono a rimanere sempre a fior di pelle, lasciando emergere un flusso orale che accompagna liberamente lo scorrere delle immagini, senza mai assumere un atteggiamento didascalico nei confronti dello spettatore, cui, al contrario, forniscono lo spunto per approfondire (o cominciare a conoscere) l’opera di Ceronetti, il quale, ne siamo persuasi, non avrebbe gradito essere incensato o maldestramente celebrato.

La telecamera ruba l’anima’: fu proprio con queste parole che Guido Ceronetti, nei primissimi anni novanta, scoraggiò la proposta di un film-documentario sulla sua figura e il suo teatro. L’interessato era niente meno che Federico Fellini. Uno sguardo oggettualizzante, ‘impietoso’, avrebbe senz’altro sortito l’effetto di mortificare l’eccedenza di un pensiero non collocabile all’interno della rigida griglia di un ordine simbolico. C’era bisogno di un’evocazione che ‘accogliesse’, senza mortificarlo, Ceronetti, rinunciando alla smania di renderne il pensiero comprensibile, accessibile, nel vano tentativo di tradurlo, col probabile risultato di tradirlo. E allora ciò che rimane è la parola, che svanisce senza lasciar traccia, senza ridondare o dare adito a improbabili rappresentazioni.

Guido Ceronetti – Il filosofo ignoto è stato presentato in anteprima nazionale al Missing Film Festival di Genova il 9 novembre 2014 ricevendo un premio speciale. Nel 2015 ha avuto luogo una proiezione, alla presenza di Guido Ceronetti e Alberto Barbera, al Cinema Massimo di Torino. Sempre nel 2015 è rientrato nel progetto ligure di distribuzione indipendente FainàLfilm, su iniziativa di Giancarlo Giraud.

Finalmente in home video, grazie a CG Entertainment, Guido Ceronetti – Il filosofo ignoto è disponibile in dvd, in formato 1.78:1, con audio Dolby Digital 2.0 e sottotitoli in italiano per non udenti e in inglese opzionabili. Nei contenuti speciali: 8 minuti e ½ – Cosa resta di Federico Fellini?; Guido Ceronetti racconta l’angelo ferito; Il vampiro delle torri gemelle; Il messia; Intervista radiofonica; Trailer.

Trova Guido Ceronetti – Il filosofo ignoto su CG Entertainment

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