Vacanze in America, è un film del 1984 diretto da Carlo Vanzina, con Jerry Calà, Christian De Sica, Claudio Amendola, Antonella Interlenghi, Edwige Fenech. Uscito nel periodo natalizio, il film fu un successo al botteghino dove raggiunse un incasso di 1.700.000.000 di lire, pur non riuscendo a eguagliare quello del precedente Vacanze di Natale, a causa dello scontro al botteghino con Non ci resta che piangere dell’accoppiata Benigni–Troisi. Quando venne trasmesso in prima visione su Canale 5 registrò un’audience di 10 milioni di telespettatori.
Sinossi
Un gruppo di alunni ed ex alunni di un collegio romano gestito da sacerdoti compie un viaggio di svago della durata di due settimane negli Stati Uniti, in compagnia di un paio di religiosi. Per alcuni di loro dietro l’angolo c’è un bidone, per altri ci saranno avventure sentimentali più o meno riuscite. Per tutti un bel po’ di contrattempi che si risolveranno in lieto fine con il ritorno a casa.
Una breve recensione
Vacenze in America è il secondo cinepanettone fatto dai Vanzina dopo il grande successo dell’anno prima di Vacanze di Natale. Questa volta il film è prodotto dai Cecchi Gori che ancora oggi rivendica il fatto che lui è stato il primo a portare il cinepanettone all’estero. Il film è un capolavoro di commedia brillante con protagonisti alle prime armi con Amendola e Gianmarco Tognazzi. Come al solito i Vanzina riescono a costruire una storia perfetta con personaggi di forti caratteri e passioni, uno diverso dall’altro, ma che insieme formano una compagnia di ragazzi molto legati tra loro.
C’è un ottimo ritmo supportato da canzoni dell’epoca. Nei titoli di testa la canzone è Terra promessa dell’emergente Eros Ramazzotti che esalta pienamente i desideri dei ragazzi di andare in America. Ma il film ha una dose massiccia di musica anni ’80 dance e non (tra cui Ci vorrebbe un amico dell’amico di Antonello Venditti). Commedia leggera, adolescenziale, divertente e tipicamente vanziniana.
Molte le battute e le situazioni memorabili; con un cast ben collaudato: bravo Jerry Calà nella versione del playboy milanese Peo Colombo, a contrastare il “latin lover” romano Claudio Amendola. Memorabile Christian De Sica nella parte di Don Buro, spalleggiato dal rembambito fratel Serafino. Il tutto con il contributo della signora De Romanis alias Edwige Fenech.