Film da Vedere

La dea dell’amore di Woody Allen con una Mira Sorvino da Oscar

Un Woody Allen leggero e arguto per una commedia assolutamente irresistibile. Mira Sorvino (che vinse l’Oscar grazie a questa sua interpretazione) e Helen Bonham Carter gli tengono il gioco. Molto divertente e con un taglio più diretto di altri film dello stesso autore

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La dea dell’amore (Mighty Aphrodite) è un film del 1995 diretto da Woody Allen. Con Woody Allen, Mira Sorvino, Helena Bonham Carter, F. Murray Abraham, Michael Rapaport, Olimpia Dukakis, Jack Warden e Peter Weller.

La trama de La dea dell’amore

Lenny, giornalista sportivo sposato con Amanda, si lascia convincere da questa ad adottare un bambino. Il bimbo, con la sua intelligenza e vivacità, lo strega al tal punto da fargli nascere l’ossessione di scoprire quali siano i reali genitori. La ricerca ha risultati sconcertanti: la madre è tale Judy Orgasm, il cui nome d’arte è tutto un programma. L’attonito Lenny intraprende così una strana e per lo più platonica relazione con la giovane attrice porno e prostituta a tempo perso, alla quale cerca di procurare un minimo di rispettabilità. Parallelamente deve tenere a bada una moglie irrequieta e uno strano coro greco con velleità canterine, che fa da contrappunto alle sue decisioni.

La recensione de La dea dell’amore

Un Woody Allen leggero e arguto per una commedia assolutamente irresistibile. Mira Sorvino (che vinse l’Oscar grazie a questa sua interpretazione) e Helen Bonham Carter gli tengono il gioco. Molto divertente e certo con un taglio più diretto di altri film dello stesso autore. Match point (che con Allen non c’entra nulla, per quanto stupendo) a parte, il film allenniano nel midollo, migliore degli ultimi trent’anni anni.

L’umorismo di Allen

Umorismo di alta scuola e non sporadico, ma continuo, in più alla spalle c’è una sceneggiatura ben congeniata ed intelligente. Il divertimento è estremamente riuscito, doppi sensi a go-go. Raccontare questo film, come spesso succede con Allen, è quasi impossibile, se non con una lieve traccia, che non gli rende certamente giustizia.

Un gusto che sa anche di cultura cinematografica profonda: da vedere e rivedere Nata Ieri di Cukor. Battute micidiali come sempre e più di sempre, un’attrice che ha avuto il suo personaggio della vita e che magari ha dato più che una certezza al regista autore, stimolandolo al massimo. Il coro che sottolinea tutto il lato ironico, al contrario dello strumento che è nella tragedia greca, partecipando attivamente alla storia. Un film comico fatto da un uomo di cultura assoluto che mette al servizio del cinema tutta la sua conoscenza.

Il film è disponibile su Prime Video.

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