Ferzan Ozpetek, prima ancora di girare Rosso Instambul, inizia a elaborare il soggetto di Napoli Velata. È durante un soggiorno nella capoluogo partenopeo – per curare la regia de La Traviata al San Carlo – che il regista assiste alla ‘figliata’, un rito arcaico legato profondamente alla cultura napoletana dei ‘femminelli’ e che mette in scena il parto maschile.
“Mi aveva colpito il fatto che tra gli spettatori e gli attori venisse steso un telo semi trasparente, perchè la verità va più sentita che guardata direttamente nuda e cruda negli occhi,” racconta Ozpetek a Roma, durante la conferenza stampa del suo nuovo film, ispirato a una Napoli misteriosa, austera; in cui si avvertono gli echi della sua grande tradizione e cultura, “le scale sono un elemento molto importante del film, ed è stata la città di Napoli – dove le scale sono molto famose – a ispirarmi, e quella scala che si vede nella prima inquadratura mi suggeriva l’occhio, l’utero, e tantissmi elementi del film, così ho capito che mi sarebbe piaciuto molto iniziare a raccontare proprio da lì”.
Una sera a una festa, Adriana (Giovanna Mezzogiorno), un medico legale, incrocia gli sguardi seducenti e provocatori di Andrea (Alessandro Borghi), un giovane attraente e sicuro di sé. I due trascorrono la notte insieme, ma fin da subito non sembra essere solo un’avventura di una notte. Arriva presto una svolta, che diversamente da come si aspettava Adriana, cambierà per sempre la sua vita.
Napoli Velata è un giallo psicologico con una forte influenza mistery: “il cinema italiano ha una tradizione gialla, soprattutto al femminile, specie negli anni Settanta,” ricorda Gianni Romoli, qui in doppia veste di sceneggiatore (insieme al regista e a Valia Santanella) e produttore del film, “film nei quali le protagoniste vivevano problemi psicologici e sdoppiamenti vari”.
Protagoniste proprio come Adriana, un medico legale interpretato da Giovanna Mezzogiorno. “Ferzan mi aveva detto che stava immaginando un film su una figura femminile, ma che aveva bisogno di un volto per continuare a scrivere. Fin da subito ho capito che stavo leggendo una storia diversa da qualsiasi cosa avessi letto; un ruolo molto complesso che comprende tanti aspetti della femminilità: passione fisica, solitudine, disagio mentale”, racconta l’attrice, che dopo la La finestra di fronte torna a recitare per Ozpetek. “Ma Adriana è anche una donna borghese che vive in una Napoli di solito non mostrata al cinema, con un’atmosfera stranissima, carica di storia e ambienti oscuri, ma anche molto affascinanti e sfarzosi”.
Giovanna Mezzogiorno, protagonista insieme a Alessandro Borghi, durante la conferenza stampa racconta una scena molto importante del film; una sequenza d’amore e passione consumata all’inizio della storia e che innesca tutti gli eventi successivi: “La scena d’amore l’ho vissuta inizialmente con tensione, perchè sapevo quanto fosse importante per Ferzan e per la storia. Anche se io e Alessandro Borghi ci conoscevamo da poco, fin da subito c’è stata una grossa chimica e intesa, sia artistica che professionale; ma aggiungerei anche fisica, in fondo giravamo una scena a letto insieme; ma sul set la scena ha subito funzionato e questo ha creato una bella atmosfera”.
“Dalla scrittura si capiva fin da subito che tipo di ambizione avesse il film,” commenta Alessandro Borghi, già al cinema con il film di Paolo Genovese, The Place, “è stato bello trovare un ambiente di estrema libertà e leggerezza, e allo stesso estrema professionalità, che mi ha consentito, insieme a Giovanna, di lasciarmi trasportare da Ferzan, che aveva un’idea molto più chiara del film e del mio personaggio. Solo dopo la visione del film ho capito il quadro più ampio e generale della pellicola”.
Napoli Velata è al cinema dal 28 dicembre. Un film prodotto da Warner Bros. Entertainment Italia, R&C Produzioni e Faros Film. Insieme a Giovanna Mezzogiorno e Alessandro Borghi, il cast comprende anche Anna Bonaiuto, Peppe Barra, Biagio Forestieri, Luisa Ranieri, Maria Pia Calzone.