Forrest Gump, un film del 1994 diretto da Robert Zemeckis e interpretato da Tom Hanks. Liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Winston Groom del 1986, il film narra l’intensa vita di Forrest Gump, un uomo dotato di uno sviluppo cognitivo inferiore alla norma, nato negli Stati Uniti d’America a metà degli anni quaranta e, grazie a una serie di coincidenze favorevoli, diretto testimone di importanti avvenimenti della storia statunitense. Il film spazia su circa trent’anni di storia degli Stati Uniti d’America: Forrest, seduto su una panchina, comincia a raccontare la propria storia, che inizia quando egli stesso era un bambino, mentre si conclude approssimativamente nel 1982.
Durante questi anni Forrest conoscerà importanti personaggi della seconda metà del XX secolo come Elvis Presley, John F. Kennedy, Lyndon B. Johnson, John Lennon, George Wallace e Richard Nixon, stabilirà un nuovo clima di pace tra Stati Uniti d’America e Cina, diventerà una stella prima del football e poi di ping-pong, parlerà della guerra del Vietnam a un raduno hippy, senza tuttavia rendersi realmente conto di quanto tutto questo fosse straordinario.
Forrest Gump è stato accolto in modo estremamente positivo sia dalla critica sia dal pubblico, dominando gli Oscar del 1995, portando a casa sei statuette, sfiorando il record di quattordici nomination di Eva contro Eva e Titanic. Il film si trova inoltre al 12º posto nella classifica dei 250 migliori film di sempre redatta voto per voto dagli utenti di IMDb. Nel 1998 l’American Film Institute l’ha inserito al settantunesimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi, mentre dieci anni dopo, nella lista aggiornata, è sceso al settantaseiesimo posto. Il film ebbe anche un notevole impatto sulla cultura popolare. Frasi come «corri, Forrest, corri» sono diventate parte del linguaggio comune. Lo stesso Tom Hanks riadatterà una frase del suo personaggio nel suo discorso alla cerimonia degli Oscar.
Forrest Gump: Sinossi
Forrest Gump è un ragazzo del Sud, un po’ tardo, che parla lentamente e che, grazie alla sua bontà e a un inguaribile ottimismo, diventa una star del football, un eroe di guerra, un atleta, un milionario e sposa anche la ragazza dei suoi sogni. Nel corso della sua vita Forrest ha l’opportunità di conoscere i grandi leader del suo tempo, da Nixon a Lennon; le di viaggiare dal Vietnam a Washington, dalla Repubblica Cinese a Londra, a New York.
Forrest Gump: Ricezione
Nonostante la sua popolarità, l’accoglienza riservata al film non fu ovunque positiva. Alcune critiche notano come il successo di Forrest risulti derivare dal fare ciò che gli è detto da altri, senza che il protagonista abbia una sua iniziativa, in contrasto con il carattere forte e indipendente di Jenny, che tocca più volte il fondo (droga, prostituzione). Jenny, che dovrebbe essere dei due quella forte e “normale”, quella che sta accanto a Forrest e lo aiuta, è invece quella che più di tutti ha bisogno del suo aiuto. Altri, al contrario, colgono nella figura di Forrest un’apertura totale ed entusiastica a tutto ciò che avviene intorno a sé, apertura che è continua occasione per operare scelte di vita, sempre portate alle estreme conseguenze. Questo messaggio “esistenziale” finisce per caratterizzare l’intero film.
Comunque, dopo l’uscita del film, Forrest Gump divenne un vero e proprio fenomeno di costume, e le frasi «Stupido è chi lo stupido fa» e «La vita è uguale a una scatola di cioccolatini: non sai mai quello che ti capita» diventarono famosissime.
Visto il clamoroso successo del film, nel 2001 i produttori incaricarono Eric Roth di scrivere una sceneggiatura per un possibile secondo capitolo, adattandosi a Gump & Co., seguito del libro su cui era basato Forrest Gump, entrambi scritti da Winston Groom. Il film proseguirebbe con le avventure di Forrest, negli anni ottanta e ’90, compresa la caduta del muro di Berlino, ma nulla è andato in porto anche se la Paramount ha recuperato lo script di Roth. Il progetto si arenò definitivamente in seguito agli attentati dell’11 settembre 2001, quando Roth, Tom Hanks e Robert Zemeckis convennero di comune accordo che il progetto non fosse più rilevante.