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La signora dello zoo di Varsavia di Nick Caro con Jessica Chastain, il film basato sul libro di Diane Ackerman

La signora dello zoo di Varsavia si rivela una pellicola drammatica poco convincente perché perde di vista il suo obiettivo principale, quello cioè di risultare l’ancora di salvezza dagli orrori della Storia

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Le vicissitudini della Seconda Guerra Mondiale sono state il soggetto di numerose opere artistiche e letterarie volte a testimoniare le brutalità inaudite di cui si è macchiata l’umanità. All’approccio diretto e realistico, la regista Nick Caro (autrice di North Country – Storia di Jersey) predilige una narrazione astratta e distaccata che si lascia permeare dalla purezza idilliaca degli animali dello zoo di Varsavia. Inconsapevoli degli orrori della guerra, lontani dall’avidità umana e dalla sete di potere, liberi da problemi razziali e culturali, gli animali infatti si lasciano avvicinare, accarezzare e immortalare da qualsiasi visitatore di quell’oasi botanica e paradisiaca senza tempo. Fino allo sgancio delle bombe. Fino alla pressione degli invasori. Fino all’asservimento al nemico.

Quando la carneficina animale comincia però a diventare allegoria di quella umana, i gestori dello zoo, i coniugi Zabinski, decidono di ospitare e accudire più ebrei possibile per garantirgli la possibilità di avere una vita migliore o, almeno, di sopravvivere. E così, durante i sei lunghi anni di guerra, riescono a salvare oltre 300 ebrei nascondendoli tra le gabbie dei maiali, bestie necessarie a sfamare le truppe naziste. In apparenza ovviamente. Nonostante il piede nemico in casa però, gli Zabinski si trasformano presto in eroi temerari che combattono a colpi di umanità, rischiando la loro stessa vita e quella dei propri cari. Un giovane uomo e una giovane donna che, a conflitto finito, verranno riconosciuti a Gerusalemme come Giusti tra le Nazioni.

L’impianto narrativo della pellicola ha basi solide ma le materie prime utilizzate si sgretolano poco dopo essere state scelte. Jessica Chastain (protagonista di Interstellar) è adorabile, sia chiaro, e Daniel Bruhl (interprete di pellicole come Bastardi senza gloria e Lettere da Berlino) è il solito, attraente, villain di turno, ma la loro bravura non basta a contrastare la piega melensa e melodrammatica che presto acquisisce la storia. Il punto focale, gli animali, infatti, finiscono velocemente adombrati dalle vicissitudini delle relazioni umane e vengono completamente sopraffatti dal grigiore della vita umana. Per questo, La signora dello zoo di Varsavia si rivela una pellicola drammatica poco convincente perché perde di vista il suo obiettivo principale, quello cioè di risultare l’ancora di salvezza dagli orrori della Storia.

  • Anno: 2017
  • Durata: 127'
  • Distribuzione: M2 Pictures
  • Genere: Biografico
  • Nazionalita: USA, Repubblica ceca, Gran Bretagna
  • Regia: Nick Caro
  • Data di uscita: 16-November-2017

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