FESTIVAL DI CINEMA

Al via l’8ª edizione dell’Asian Film Festival. A Roma del 10 al 17 luglio

Sono 8 i Paesi asiatici (Thailandia, Vietnam, Corea del Sud, Singapore, Hong Kong, Taiwan, Filippine, Giappone) su cui quest’anno il Festival concentra l’attenzione, proponendo un programma molto ampio con 16 titoli in concorso, 5 fuori concorso e 2 Newcomers. Gli spettatori accederanno a 3 anteprime internazionali , 2 europee ed 8 anteprime italiane

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«La Conferenza è il momento per fare il punto della situazione e per valutare l’operato dell’Associazione, che ha ormai 10 anni di attività alle spalle, e la crescita del Festival che, da piccola rassegna qual era nel 2002, adesso è un vero e proprio Festival con giuria e premi. In questi anni abbiamo anche portato avanti iniziative italiane all’estero grazie al nostro Istituto di Cultura e al Ministero degli Esteri e grazie anche al lavoro delle diverse ambasciate che, con budget esigui, riescono a fare grandi lavori». Con queste parole il direttore Antonio Termenini presenta alla stampa l’Asian Film Festival 8. Giunto alla sua ottava edizione, il Festival conferma il suo impegno di ricerca e diffusione del cinema asiatico offrendo al pubblico, dal 10 al 17 luglio presso il Cinema Farnese (Piazza Campo de’ Fiori, 56), la migliore produzione cinematografica dell’Estremo Oriente e del Sud-Est Asiatico.

Sono 8 i Paesi asiatici (Thailandia, Vietnam, Corea del Sud, Singapore, Hong Kong, Taiwan, Filippine, Giappone) su cui quest’anno il Festival concentra l’attenzione, proponendo un programma molto ampio con 16 titoli in concorso, 5 fuori concorso e 2 Newcomers.  Gli spettatori accederanno a 3 anteprime internazionali (How Are You Dad?, The Little Heart, Don’t Burn), 2 europee (Tears, Taipei Exchanges) ed 8 anteprime italiane (One Day, Face, Memories of a Burning Tree, Flooding in a Time of Drought, Like You Know It All, Face, Au Revoir Taipei, e Spring Fever). E a coloro che hanno amato la trilogia della vendetta, iniziata nel 2002 con Sympathy for Mr. Vengeance e seguita da Old Boy e Sympathy for Lady Vengeance, firmata dall’acclamato regista Park Chan-Wook, L’Asian Film Festival offre la possibilità di assistere alla proiezione dell’atteso Thirts, il film vincitore del Premio della Giuria a Cannes 2009.

In un programma così vasto e accuratamente organizzato, non potevano mancare i preziosi appuntamenti monografici, quest’anno con il regista filippino Brillante Mendoza e il cineasta di Hong Kong Stanley Kwan, entrambi presenti durante la manifestazione. Mendoza ha già calcato il palco del Cinema Farnese –  ospite e protagonista della retrospettiva dell’Asian Film Festival nel 2008 – e Kwan, regista dell’intramontabile Rouge, è il protagonista di una retrospettiva di 10 film. Il Festival si arricchisce, inoltre, della presenza di due illustri esponenti dell’industry come Jason Lai, produttore di Singapore – coinvolto nel 2006 nella realizzazione de La stella che non c’è di Gianni Amelio – e Kenneth Tan, direttore della Singapore Film Commission.

«Grande novità di quest’anno è la presenza di Wong Yuet-Wah. vice rappresentante dell’HKETO – Hong Kong Economic and Trade Office di Bruxelles», annuncia Antonio Termenini in Conferenza Stampa, collaborazione di particolare rilievo e sostegno d’eccellenza nella realizzazione della retrospettiva grazie anche all’importante legame con l’Hong Kong Film Archive. «Uno dei compiti del nostro ufficio – dice Wong Yuet-Wah – è di promuovere la cultura di Hong Kong, per questo ogni anno organizziamo l’Hong Kong Film Panorama in una delle principali città europee con lo scopo di sponsorizzare il cinema hongkongese ma non siamo mai venuti a Roma, questa è la prima volta. Siamo felici di sostenere l’ottava edizione dell’Asian Film Festival e siamo felici che la retrospettiva di quest’anno sia dedicata al più grande regista di Hong Kong, Stanley Kwan. Il regista ha ricevuto il plauso internazionale per il film Rouge del 1987 che vede protagonisti Anita Mui e Leslie Cheung e che ha creato alcuni dei film più suggestivi degli anni 80-90, 10 dei quali saranno proiettati nel corso di questo Festival. Negli ultimi anni l’industria cinematografica hongkonkese si è costruita una reputazione per innovazione, creatività e diversità  Recentemente un film realizzato con l’aiuto del nostro Fondo per lo Sviluppo Cinematografico, Echi dell’arcobaleno di Alex Law, ha vinto l’Orso di Cristallo alla Berlinale 2010 come miglior film. Il nostro accordo economico con la Cina popolare ha inoltre portato grandi benefici al cinema hongkongese grazie all’apertura delle frontiere per le co-produzioni tra Hong Kong e Cina popolare». Orgogliosa dei traguardi raggiunti dal cinema hongkongese, la vice rappresentante Wong Yuet-Wah insieme ad Alex Hu, vice ambasciatore di Taiwan, confermano il loro sostegno all’Asian Film Festival, congratulandosi con Antonio Termenini per il meticoloso lavoro svolto in questi anni.

Ideato ed organizzato dall’Associazione Cineforum “Robert Bresson”, il Festival è stato realizzato con il contributo del Comune di Roma-Assessorato alle politiche culturali e della comunicazione, del Ministero dei Beni Culturali-Direzione Generale Cinema, e dei seguenti organismi: GIO-Government Information Office, R.O.C. Republic of China (Taiwan), MOFA R.O.C, Ministry of Foreign Affairs Republic of China (Taiwan), Media Development Authority di Singapore, Singapore Film Commission, Ufficio di Rappresentanza di Taipei in Italia, Ambasciata della Repubblica Socialista del Vietnam, Associazione Italia-Estremo Oriente, Persol, Cathay Pacific, China Airlines.

Fra i Media Partner della manifestazione, la Roma-Lazio Film Commission, la Fondazione per l’Audiovisivo Roberto Rossellini ed il Roma Fiction Fest, oltre a Frameonline e LostinMovies.it.

Ringraziando i presenti, i suoi più cari collaboratori e le istituzioni per il supporto dimostrato, Antonio Termenini lancia un appello al pubblico affinché partecipi numeroso dal 10 al 17 luglio all’Asian Film Festival presso il Cinema Farnese.

Francesca Vantaggiato

Per informazioni:
Asian Film Festival

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