Netflix: Buster’s Mal Heart, nel mondo di oggi ogni cosa è concepita per intrappolare l’uomo
Buster’s Mal Heart di Sarah Adina Smith propone temi legati al doppio, alla presa di coscienza delle trappole della società moderna e al capovolgimento di un sistema che dà un ordine e un nome ad ogni cosa
Secondo lungometraggiodella regista e sceneggiatrice statunitense Sarah Adina Smith, con Buster’s Mal Heart scrive e mette in scena un personaggio in pieno esaurimento nervoso, torturato dalle sue ossessioni, che prendono corpo e forma e lo spingono oltre, fino a commettere azioni inimmaginabili.
Jonah lavora come portiere di notte in un albergo di lusso, che ospita persone in transito, passeggeri di voli privati in partenza dal vicino aeroporto, spesso costretti dal vento a restare a terra.
Il suo sogno è quello di comprare un pezzo di terra in montagna dove vivere libero e far crescere altrettanto liberamente sua figlia.
Jonah è un solitario e si sente tagliato fuori nella comunità di americani in cui vive.
Parla correttamente l’inglese ma la sua anima è ispanica.
Lo spagnolo è la lingua dei suoi pensieri in continuo fluire nelle notti passate in albergo ad accogliere clienti distratti ed esigenti.
Un uomo libero e uno schiavo
Una notte si presenta in albergo un sedicente uomo libero, senza nome; vorrebbe una stanza, ma non ha carte di credito né documento di identità, perché lui non crede in questo sistema ed è convinto che nel 2000 (a cui manca poco) avverrà la grande inversione, una sorta di profezia in cui il mondo si ritroverà capovolto, in cui si sovvertiranno tutti gli schemi imperanti sino a quel momento.
L’uomo libero si insinua sempre di più nella vita di Jonah, gli parla delle trappole in cui viviamo, della gabbia in cui lo stesso Jonah vive.
E gli ricorda che l’etimologia della parola concierge deriva dal latino conservium, “fellow slave”, schiavo.
Il bastone e la carota
Jonah prende coscienza del fatto che sta vivendo in un sistema che prima lo agevola e poi lo soffoca in un ordine di cose che non ha scelto.
È proprio il suo capo a chiedergli di prolungare il periodo dei turni di notte, insistendo sul fatto che deve essere grato di avere un lavoro con cui può mantenere la sua famiglia.
E per fargli mandare giù il compito gravoso, da cui Jonah si aspettava di essere sollevato dopo tanto impegno, gli consente di invitare la moglie e la figlia a trascorrere la notte in albergo così da stare vicini e rendere la nottata meno pesante.
“Il sistema è concepito così: il bastone e la carota.”
La notte in cui la moglie e la figlia sono in albergo, l’uomo libero si presenta nuovamente da Jonah per chiedergli una stanza.
Jonah contravviene alle regole e gli permette di dormire nella stanza comunicante con quella di sua moglie e sua figlia, e al mattino troverà una brutta sorpresa.
Una via di fuga
Buster’s Mal Heartnon è lineare ma fa continui salti nel tempo. All’inizio vediamo un senzatetto in fuga dalla polizia che lo sta cercando perché vive senza permesso nelle ville di montagna di persone che abitano in città e che non vi alloggiano mai, se non in alcuni brevi periodi dell’anno.
Jonah/Buster, quasi irriconoscibile con la barba lunga e completamente trasandato sfrutta le comodità di queste case lussuose e ha dei continui flashback verso quella che era la sua vita precedente.
Lo spettatore ricostruisce così il percorso che l’ha portato a vivere di espedienti, come via di fuga e come forma di protesta nei confronti di una società dove la gente si sente libera, ma in realtà non lo è affatto.
Buster’s Mal Heart è la storia di un uomo in lotta con sé stesso
L’autrice scava a fondo nel suo stato mentale, incapace di adattarsi alla mentalità di oggi e per che per questo sfocia in una totale fuga da se stesso.
Il luogo scelto per la storia è il Montana, la regista spiega che si tratta di “un posto dove perdersi, un luogo che attrae anime solitarie, pensatori e personalità indipendenti. Ha un misticismo che non trovi altrove, è qualcosa nell’aria.”
Tra le montagne del Montana, il fuggitivo Buster/Jonah metterà alla prova sé stesso, capace di infilarsi nelle case, ma anche di sopravvivere in mezzo alla natura, “a man must test his mettle in the crooked all world“, un uomo deve mettere alla prova la sua tempra in questo mondo corrotto: sono le parole della canzone di apertura Buster’s Mal Hearth, che ne anticipano i temi.
Un film impegnativo
Un film impegnativo non soltanto sul fronte della scrittura, della regia, dell’interpretazione e del montaggio, ma anche dal lato del pubblico: “fare cinema vuol dire esplorare i misteri dell’esistenza. I miei film sono per un pubblico disposto ad impegnarsi”.
E Buster’s Mal Heart con i temi dominanti legati al doppio, alla presa di coscienza delle trappole della società moderna e al capovolgimento di un sistema che dà un ordine e un nome ad ogni cosa, coinvolge lo spettatore e lo attrae, grazie anche alla fotografia nitida e ordinata.
Girato in 18 giorni, il film è stato presentato in anteprima al TIFFToronto International Film Festival nel 2016 e ed è stato proiettato anche all’AFI Fest (American Film Institute Festival) e al Tribeca Film Festival.
Attualmente la visione è disponibile sulla piattaforma streaming Netflix.