Reduce dal clamoroso successo di Lui è peggio di me (1984), in coppia con Adriano Celentano, per la regia di Enrico Oldoini, Renato Pozzetto, seppur con una frequenza minore rispetto agli anni precedenti, continuava la sua fulgida carriera cinematografica (che vide il suo apice tra la metà dei Settanta e l’inizio degli Ottanta), interpretando un gustoso e gradevole film, È arrivato mio fratello (1985), in cui, sdoppiandosi, dava vita a un divertente gioco del doppio. Ovidio e Raffaele Ceciotti sono due fratelli caratterialmente agli antipodi: l’uno professore in una scuola media, timido, impacciato, cagionevole, promesso sposo all’insignificante Lidia (Beatrice Palme); l’altro guitto, istrione, giocatore d’azzardo, dedito a piccole attività criminali, nonché pianista di piano bar. Il loro incontro, ovviamente, dà adito ad una ricca serie di situazioni equivoche da cui prende corpo la vis comica del film, scritto e diretto dagli inossidabili Castellano & Pipolo, anch’essi più volte trionfatori al botteghino in quel periodo (in particolare grazie all’intenso sodalizio con il molleggiato).
E il loro tocco, leggero ma sempre incisivo, permise, anche in questa occasione, di dare corpo ad un film piacevolmente brillante, capace, con semplicità (nel senso buono del termine), di regalare un’ora e mezza di sano divertimento. A differenza di altre pellicole, però, qui Pozzetto non poté contare su qualche sparring partner di valore, è solo a tenere la scena, dividendosi tra due personaggi che si incontrano e si scontrano, provocando, alla fine, una felice sintesi, grazie a cui Ovidio riesce a svecchiarsi un po’ e a prendere fiducia in se stesso, mentre Raffaele/Raf guadagna la speranza di una vita migliore, contando sul suo talento musicale. Si respira in È arrivato mio fratello un’atmosfera fortemente anni Ottanta, tant’è – come lo scrivente aveva già segnalato precedentemente a proposito di pellicole di quel periodo – che il film acquisisce ulteriore valore proprio in virtù della sua portata filologica, nella misura in cui restituisce in pieno una modalità di fare cinema tipica di quegli anni. Erano film, quelli, onesti, divertenti, mai volgari, capaci di provocare il più vivo buon umore, senza pretesa (come fu per la commedia all’italiana) di leggere la società che in qualche modo mettevano in scena, sebbene a rivederli dopo molti anni si rivelino assai illuminanti anche in tal senso.
Il bisbetico domato (1980), Mia moglie è una strega (1980), Asso (1981), Innamorato pazzo (1981), Grand Hotel Excelsior (1982), Attila flagello di Dio (1982), Segni particolari: bellissimo (1983), Il ragazzo di campagna (1984) per Castellano & Pipolo alla regia; La casa stregata (1982), Porca vacca (1982), Testa o croce (1982), Un povero ricco (1983), Mani di fata (1983), Questo e quello (1983), Lui è peggio di me (1984) per Renato Pozzetto attore. Commedie esilaranti che il pubblico premiava assediando le sale cinematografiche, come oggi non sarebbe neanche lontanamente pensabile.
Segnaliamo, infine, la presenza della splendida Carin McDonald, attrice e cantante costaricana, passata come una meteora sul mondo del cinema (italiano), ma rimasta indelebilmente impressa nella memoria di coloro che hanno avuto il piacere di vedere il film. Senza contare gli estemporanei spogliarelli di una giovanissima e folgorante Pamela Prati. Un’ultima doverosa nota: in una sequenza, quando i due fratelli sono a cena nel ristorante di lusso, il cameriere elenca in francese le varie specialità del menù e Ovidio ordina i rigatoni, suscitandone lo stupore. La scena è una chiara parodia di uno spot televisivo per una nota marca di pasta, girato da Federico Fellini proprio in quell’anno (tanto per sottolineare, come si diceva sopra, il valore filologico del film). Le belle musiche sono di Detto Mariano (la godibilissima Oh my Chicago è cantata da Renato Pozzetto e Patrizia Tapparelli, ma per motivi contrattuali non è mai stata commercializzata).
Pubblicato da Mustang Entertainment e distribuito da CG Entertainment, È arrivato mio fratello è disponibile in dvd, in formato 1.66:1, con audio Dolby Digital Dual Mono e sottotitoli per non udenti opzionabili. Nei contenuti extra il trailer.
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