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The Defenders, quando l’unione (non) fa la forza

Si attendeva con trepidazione il culmine delle prima fase televisiva del sodalizio Marvel/Netflix. The Defenders è giunto sulla piattaforma streaming americana lo scorso 18 agosto, inglobando in 8 episodi i quattro supereroi forse più controversi dell’universo creato da Stan Lee: Daredevil, Jessica Jones, Luke Cage e Iron Fist.

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The Defenders è una miniserie televisiva statunitense sviluppata da Douglas Petrie e Marco Ramirez per Netflix e basata sull’omonimo gruppo della Marvel Comics. La serie è ambientata all’interno del Marvel Cinematic Universe (MCU), in continuità con i film del franchise, e rappresenta un crossover tra una serie di show prodotti da Marvel e Netflix. Tutte le puntante di The Defenders sono disponibili in streaming su Netflix dal 18 agosto 2017.

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La struttura di The Defenders riprende quanto già accaduto sul grande schermo. Anche qui si è partiti con una introduzione massiccia e isolata dei protagonisti, con l’unica eccezione del diavolo di Hell’s Kitchen con due stagioni già all’attivo. Dopo di che, ecco l’annuncio di un crossover con tutti uniti appassionatamente contro un nemico comune, e per di più nella stessa città che ha subìto un altro grave attacco (in quel caso per mano aliena) qualche anno prima. Non saranno gli Avengers a occuparsi di questa sfida contro il tempo, ma delle persone in apparenza normali, nonostante entrambi posseggano delle abilità sovraumane.

Matt Murdock è un avvocato brillante e capace quando si parla di aule di giustizia. Al ragazzo piacciono le imprese impossibili, come quella tra l’altro di combattere il crimine vestendosi con una tuta rosso porpora munita di corna e senza per giunta il supporto della vista, dopo l’incidente in età giovanile. Jessica Jones, al contrario, desidera l’anonimato, visto che di professione è una investigatrice privata che accetta solo i casi che più le intrigano. Luke Cage viene invece dalla strada, da Harlem, e dopo gli esperimenti patiti sulla sua pelle, vuole proteggere la propria gente dalle ingiustizie usando proprio la sua resistenza a difesa dei più deboli. Per ultimo, ma non per importanza, c’è il giovane miliardario Danny Rand, che, in seguito a un incidente aereo che ha coinvolto direttamente lui e la famiglia, è stato cresciuto da un gruppo di monaci buddisti ottenendo un’abilità unica e inconfondibile: l’Iron Fist.

È proprio questo incredibile potere, il cosiddetto chi che il ragazzo riesce a controllare sprigionando tutta la sua potenza in un solo pugno, a rappresentare il filo conduttore di tutte le storie precedentemente narrate, dal momento che un’organizzazione criminale chiamata “La Mano” è decisa più che mai a catturarlo per sfruttare a suo vantaggio questa abilità leggendaria. Ed è proprio questo aspetto a svilire quanto di buono c’è stato nelle prime produzioni Marvel. Le stagioni di Daredevil e quella di Jessica Jones convincono per la credibilità e la naturalezza dei protagonisti, perché i soggetti, tralasciando l’aspetto straordinario che ne consegue, posseggono un tale realismo da sembrare individui che si incontrano ogni giorno. Le storie di Matt e Jessica, nonostante i loro comportamenti contrastanti, sono essenzialmente plausibili, così come le loro esperienze passate sono ricreate cercando di ottenere una base solida sulla quale aggrapparsi nel proseguo del racconto. Lo stesso vale anche per gli antagonisti, dallo spietato Kingpin al penetrante Killgrave, descritti con minuzia di particolari tanto quanto i loro avversari che cercano di interferire nei loro affari.

Tutto ciò viene meno sia negli ultimi racconti introduttivi (in particolare quello su Iron Fist), sia in questa rimpatriata familiare occasionale, visto che The Defenders si svolge nell’arco di una sola settimana. La ragione sta principalmente nelle scelte narrative, optando più in una storia basilare (anche se povera nel contenuto) e costruita (con alcune riserve) su più livelli. L’impressione che si viene a creare nel corso della stagione è che ciascun passaggio sia stato inserito in maniera fin troppo superficiale, dal momento dell’assoldamento dei personaggi alle sfide con i diversi villain,  qui privati di un’anima a causa del poco tempo lasciato durante gli episodi.

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Tutto si poteva risolvere aggiungendo ulteriori puntate, bilanciando così il poco spazio lasciato, ad esempio, ad Alexandra, il personaggio interpretato da Sigourney Weaver, e portando maggiore compattezza alla storia, che risulta in alcuni fasi sfilacciata. Da segnalare, in positivo, la scelta cromatica davvero interessante per quanto riguarda la fotografia, che diverge a seconda dell’eroe ripreso sulla scena, dal blu glaciale nelle sequenze di Jessica Jones al giallo che contraddistingue le vicende di Luke Cage, fino a raggiungere il verde acceso e il rosso infernale nei combattimenti di Iron Fist e di Daredevil.

Tuttavia se i primi lavori costituivano un ottimo connubio tra  intrattenimento e qualità sia visiva che di sostanza, il cerchio si è purtroppo concluso con un prodotto sicuramente sottotono rispetto a quanto già visto, segno che a volte l’unione (non) fa necessariamente la forza.

  • Anno: 2017
  • Durata: 8 episodi
  • Distribuzione: Netflix
  • Genere: azione, supereroi, crimine
  • Nazionalita: USA
  • Data di uscita: 18-August-2017

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