Opera seconda del regista franco-algerino Mohamed Hamidi, In viaggio con Jacqueline (il titolo originale, La Vache, è molto meno evocativo) è un divertente road movie il cui protagonista, il dinoccolato e imprevedibile Fatsah Bouyahmed, agricoltore instancabile, fatalmente invaghito della sua mucca (la Jacqueline di cui sopra), parte alla volta del Salone dell’agricoltura di Parigi per far partecipare il bovino a una competizione di bellezza. Già la premessa surreale della storia rende conto dello spirito umoristico di cui è intrisa, sebbene sia presente un ulteriore strato di lettura che, tra una risalta e l’altra, emerge in tutta la sua consistenza. Senza indugiare troppo sul delicato rapporto intercorrente tra la Francia e l’Algeria (chi scrive ne ha parlato recentemente in occasione dell’uscita del blu ray de La battaglia di Algeri di Gillo Pontecorvo, testimonianza cinematografica imprescindibile della lotta per l’indipendenza della stato nordafricano), ciò che gli sceneggiatori, Alain-Michel Blanc, Fatsah Bouyahmed e lo stesso Mohamed Hamidi, hanno voluto mettere principalmente a fuoco è la possibilità concreta di avvicinamento tra due culture apparentemente inconciliabili (e di questi tempi tale questione è più urgente che mai), quella occidentale-cattolica e l’araba-musulmana. Il punto di contatto, ovviamente, è costituito dagli incontri tra gli individui, i quali, sconnessi dal nucleo di appartenenza, all’interno del quale si trincererebbero, riescono a mettersi davvero a confronto, innescando una comunicazione reale, tesa al raggiungimento di uno scopo comune (nella fattispecie far arrivare Jacqueline all’agognato concorso).
Fatsah, irrimediabilmente anacronistico, preferisce intraprendere un viaggio a piedi, giungendo prima a Marsiglia e poi inabissandosi nel cuore della Francia. Si possono, almeno in parte, immaginare (un uomo che porta un bovino da tre quintali al guinzaglio, percorrendo centinaia di chilometri, non lo si vede molto spesso) alcune delle grottesche vicende che vengono a verificarsi nel corso dello strampalato cammino intrapreso dal bislacco contadino, quantunque non manchino tocchi di effettiva originalità dovuti a un buon lavoro di scrittura. L’incontro più significativo rimane senza dubbio quello con Philippe (Lambert Wilson), un nobile proprietario terriero sull’orlo del lastrico a causa dei vari debiti contratti, laddove risulta chiara la volontà degli autori di dare corpo all’evoluzione di una dialettica tra due termini antagonisti. L’entusiasmo di Fatsah, la sua fiducia inesauribile nella missione da portare a termine, costituisce il contraltare emblematico di un mondo, quello occidentale, ormai sul viale del tramonto, destinato fatalmente al collasso. L’arrivo dello ‘straniero’, dunque, fornisce l’opportunità di rivitalizzare un microcosmo morente, che necessita senza ulteriori esitazioni di un’iniezione di ottimismo e speranza. Insomma, in quest’ottica, i flussi migratori, di cui oggi si parla molto, ma forse assai spesso in modo concitato e poco corretto, offrono, innanzitutto e per lo più, un’opportunità, quantunque, come tanti osservatori fanno giustamente notare, non si debba dimenticare quanto possano essere strumentalizzato al fine di provocare una costante riduzione del costo del lavoro. Solo delle illuminate politiche indirizzate alla gestione del problema potrebbero canalizzare gli effetti virtuosi del crescente fenomeno e contenere quelli collaterali, a patto che ci sia una reale volontà in tal senso.
Al netto della vis comica, che pure abbonda durante gli 89 minuti di visione, il film di Mohamed Hamidi, dunque, segnala continuamente una questione tutt’altro che leggera, la quale, seppur messa ‘fuori campo’, non essendo trattata frontalmente, non cessa di riverberare sull’intero sviluppo della narrazione, donando un surplus di senso che arricchisce in maniera decisiva l’insieme. Consigliamo In viaggio con Jacqueline per riflettere da una prospettiva diversa sull’instabilità, spesso più sventolata che reale, del mondo contemporaneo.
Pubblicato da Teodora Film e distribuito da CG Entertainment, In viaggio con Jacqueline è disponibile in dvd in formato 1,85:1, con audio in italiano e originale (DD 2.0 e DD 5.1) e sottotitoli opzionabili. Nei contenuti extra il trailer.
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