Dopo aver interpretato una guerriera futuribile in Mad Max: Fury Road, Charlize Theron ritorna al cinema con Atomica bionda, diretto dal regista statunitense David Leitch. Il film è tratto dalla graphic novel The Coldest City, scritta da Antony Johnston ed illustrata da Sam Hart. Charlize Theron veste i panni di Lorraine Broughton, spia del MI6, che si muove di qua e di là del muro di Berlino nel novembre 1989, alla vigilia del crollo della cortina di ferro. Viene mandata a Berlino est per recuperare una lista che contiene i nomi di tutte le spie d’istanza nella capitale tedesca, per la quale un collega è stato barbaramente ucciso. A Berlino incontra il capo dell’Intelligence locale David Percival (James McAvoy), e fa uso delle sue conoscenze e di tutte le doti naturali che possiede per venire a capo delle faccenda.
Il film gioca molto a livello fotografico con i contrasti, magnificamente illuminato da Jonathan Sela, gli esterni sono plumbei e gli interni a luci rosse. La colonna sonora in pieno stile anni Ottanta è arricchita dalle musiche dei Depeche Mode, David Bowie, Duran Duran, Queen e Til Tuesday. La bellezza glaciale della Theron si scontra con le moltissime scene di azioni e violenze che compie durante il film. La scena di amore saffico con Sofia Boutella è resa non volgare ed esteticamente meravigliosa, grazie ai bellissimi corpi nudi delle due attrici, e resterà di sicuro nella memoria degli spettatori.
La regia calibrata di David Leitch (qui al suo secondo lungometraggio) ci regala degli ottimi piani sequenza. Un occhio di riguardo va soprattutto al trucco e ai costumi. Charlize Theron con i suoi capelli biondo platino e i suoi occhi di ghiaccio è magnetica nei panni di Lorraine. La sceneggiatura scritta da Kurt Johnstad ci offre un finale inaspettato, ma non soddisfacente. Il personaggio di Lorraine Broughton è esplosivo, ambiguo, dotato di un irresistibile sex appeal e riesce a colmare gli inciampi di una storia non sempre all’altezza. Del resto come dice il titolo è lei la bionda atomica, in tutti i sensi